Fonte: alessandria.today
Di Marcella Donagemma
C’è una Capri che non si lascia fotografare. É quella che Antonio Biasiucci ha incontrato e trasfigurato in Insula, in mostra alla Certosa di San Giacomo fino al 30 ottobre 2025.
Entri nella navata della Certosa di San Giacomo e ti accoglie un silenzio che sembra respirare. Davanti, un arcipelago di sette monoliti fotografici,disposti come approdi di una navigazione interiore, ognuno composto da nove immagini, pronto a essere esplorato.
Non una cronaca dell’isola, ma il corpo vivo di una creatura mutevole: pelle che si scaglia e si ricompone, cellule che oscillano tra la materia e il mito, luce che non illumina soltanto, ma incide e rivela, ombra che non nasconde ma apre feritoie verso altre forme. Rocce, tronchi, animali, creature marine dormienti su fondali vitrei, tutto è attraversato da un flusso primordiale che affiora e si ritrae, come marea interiore.
Realizzato durante una residenza artistica e sostenuto da Strategia Fotografia 2024 del Ministero della Cultura, il progetto nasce dall’Associazione Il Rosaio e si nutre di interferenze, dalla pittura simbolista di Karl Wilhelm Diefenbach, alle rovine romane di Villa Jovis, alle geometrie della Certosa. Tutto si mescola in una mappa che non indica luoghi, ma mutazioni.
Il visitatore cammina tra le sequenze come dentro una liturgia visiva: lo sguardo scivola dalle immagini allo spazio candido che le accoglie, in un continuo capovolgimento di profondità ed emersioni.
Insula non ritrae Capri, ne scioglie i contorni, la ribalta dal mare al cuore, restituendo all’isola la sua origine e la sua metamorfosi, rivelandola nella sua vera condizione, non distante, ma eterna.
INSULA – CERTOSA di S. Giacomo- Via Certosa 1, Capri (NA)
fino al 30/10/2025
Immagine di fantasia generata con IA


















