Anna Maria Boniello. L’ isola azzurra nella notte tra mercoledì e ieri è rimasta al buio dalle 4 alle 7a causa di un black out provocato dall’ incendio di un motore nella centrale di proprietà della Sippic ,che da un anno è sotto amministrazione controllata con due amministratori, Fedele Dell’ Oste e Maria Nociti, entrambi nominati dal Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone. L’ incendio al motore numero 5 arriva a pochi mesi da un episodio analogo accaduto in pieno giorno a maggio, anche se le fiamme che vennero domate in poche ore colpì un alternatore di grosse dimensioni che era andato in sovratensione. Probabilmente sono stati gli stessi motivi che la scorsa notte hanno fatto sviluppare l’ incendio all’ interno della centrale che ha fatto rimanere Capri senza energia elettrica sino alle 7 del mattino. L’ allarme è scattato intorno alle 4 e immediatamente i tre operai che erano di turno di notte hanno allertato i vigili del fuoco che si trovano a poche centinaia di metri di distanza: arrivati sul posto si sono trovati proprio al centro delle fiamme che uscivano dalla struttura alimentata a gasolio. Per evitare che l’ incendio si propagasse agli altri 12 motori che forniscono energia a tutta l’ isola, è stata immediatamente staccata l’ erogazione elettrica e l’ isola intera è piombata nel buio. All’ intervento della squadra D dei vigili del fuoco composta da cinque persone, guidata dal Caposquadra Gennaro Fiorentino e coordinata da Vincenzo Medugno, si sono aggiunti immediatamente con grande abnegazione anche gli operai che non erano in servizio e che sono accorsi nonostante il buio. Per spegnere il fuoco e domare completamente l’ incendio i pompieri si sono dovuti portare all’ interno del locale dove si trovava l’ impianto ormai avvolto dalle fiamme. Un intervento risultato molto rischioso anche perché, stando alle testimonianze raccolte, gli stessi vigili del fuoco hanno rilevato che le chiavi d’ arresto dell’ erogazione del gasolio sono collocate all’ interno delle strutture ed è impossibile agire su di esse per bloccare l’ afflusso del carburante al motore in fiamme. Unitamente a questo, i vigili del fuoco non hanno potuto utilizzare il sistema antincendio poiché non arrivava acqua alle manichette, e sono dovuti ricorrere a due grosse autobotti in dotazione per poter mettere fine ad un incendio che rischiava di propagarsi a tutti gli ambienti. Queste manchevolezze saranno oggetto di un attenta valutazione da parte degli organi competenti, anche perché è già partito per la direzione provinciale dei VVFF un rapporto dettagliato su tali criticità rilevate durante le operazioni. Ieri il sindaco di Capri Gianni De Martino al termine di una lunga mattinata di verifiche e controlli ha inviato alla Sippic ed a tutti gli enti coinvolti nel programma Terna una nota sull’ incidente notturno per sollecitare la definizione sul progetto Terna, per allacciare l’ isola alla rete nazionale attraverso un elettrodotto sottomarino, e conoscere tra l’ altro quali siano i tempi e le modalità di completamento della nuova stazione elettrica ancora in fase di costruzione. «Quanto accaduto stanotte ci preoccupa ulteriormente denuncia il sindaco È giunto il momento di assumere le decisioni e le iniziative finali nel programma Terna. Non possiamo più tollerare rinvii o rallentamenti delle attività in corso per il compimento del nuovo progetto, sperando che l’ attuale impianto resista».