Fonte: Il Denaro.it
di Marco Milano
Successo di pubblico e contenuti per l’incontro promosso dal Mcl nazionale: istituzioni, forze dell’ordine e sindacati uniti per una strategia di contrasto efficace a una delle forme più odiose di sfruttamento del lavoro. Un’aula Pessina gremita ha fatto da cornice al convegno “Caporalato. Sfruttamento e diritti negati. Strategie per un contrasto efficace”, promosso dalla Presidenza Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e impeccabilmente organizzato da Paola Pisani Massamormile. Un appuntamento di grande rilievo civile e istituzionale che ha visto convergere magistratura, forze dell’ordine, mondo accademico, sindacati e rappresentanti delle istituzioni per affrontare uno dei fenomeni più gravi e persistenti del mondo del lavoro: lo sfruttamento sistemico e disumano dei lavoratori, spesso migranti, attraverso il caporalato. Tanti gli interventi sul tema del convegno e tutti interessanti tra cui quello di Giuseppe Cantisano, direttore dell’Ispettorato del Lavoro dell’area metropolitana di Napoli e di Salerno. Michele Cutolo, Presidente provinciale del MCL Napoli, e anima della manifestazione ha introdotto il tema centrale del convegno: la ricerca di una strategia concreta, operativa e trasversale contro il caporalato, che non può essere affrontato solo con strumenti repressivi, ma con una rete integrata di prevenzione, controllo e tutela. A salutare i partecipanti al convegno è intervenuto il Magnifico Rettore, Matteo Lorito, che ha sottolineato il ruolo dell’università non solo come luogo di formazione, ma come presidio etico nella difesa dei diritti fondamentali. Ha poi evidenziato la necessità di una collaborazione stretta tra enti locali e forze dello Stato per spezzare la catena dello sfruttamento. Il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Napoli, Antonio Ricci, ha tracciato un quadro dettagliato dell’azione giudiziaria sul territorio, sottolineando l’efficacia delle indagini interforze ma anche la necessità di un continuo aggiornamento normativo. Importanti e articolati gli interventi tecnici: Giuseppe Patania, Direttore interregionale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha illustrato le ultime azioni di vigilanza e i risultati ottenuti; Antonio Pone, Vicario del Direttore Generale dell’INPS, ha evidenziato le difficoltà nel monitoraggio contributivo dei lavoratori irregolari, mentre Vincenzo Caridi, Capo Dipartimento del Ministero del Lavoro, ha illustrato le azioni in corso a livello nazionale, tra cui l’implementazione di banche dati integrate. Dal fronte sindacale, Mattia Pirulli, Segretario Confederale CISL, ha rimarcato l’urgenza di rafforzare la contrattazione territoriale e di tutelare i lavoratori anche attraverso una presenza più capillare sui luoghi di lavoro. A concludere i lavori, subito dopo il saluto del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è stato Alfonso Luzzi, Presidente Nazionale del MCL, che ha ringraziato tutti i partecipanti e ha lanciato un appello all’unità delle forze sane del Paese per “trasformare questo momento di riflessione in una piattaforma condivisa di azione concreta contro ogni forma di schiavitù moderna”. Ha moderato il dibattito con equilibrio e profondità Fabrizio Coscia, editorialista del quotidiano l’Altravoce. “Io dibattito ha prodotto molte idee – ha dichiarato Michele Cutolo vicepresidente nazionale e presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori a Napoli – che devono essere tramutate in legge affinché le morti non ci siano più come evidenziato anche dal sindaco Manfredi”. Il convegno ha lasciato un segnale chiaro: solo attraverso la sinergia tra Stato, società civile, imprese etiche e cittadini consapevoli sarà possibile scardinare le logiche del caporalato e restituire dignità al lavoro.