Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Cambio al vertice della Capitaneria di Porto di Capri. Il tenente di vascello Antonio Ricci dopo due anni e mezzo al comando dell’ufficio circondariale marittimo di Capri lascia l’incarico sull’isola azzurra che verrà ricoperto al suo posto dal tenente di vascello Emanuele Colombo, proveniente dalla Capitaneria di Porto di Genova. Ricci andrà via da Capri per assolvere altri prestigiosi incarichi presso la Capitaneria di Porto di Barletta. «Si concludono due anni intensi in questa meravigliosa realtà ha detto il comandante Ricci – vissuti con passione e determinazione al timone del comando dell’ufficio circondariale marittimo di Capri, di cui non nascondo l’onore e l’emozione di averne fatto parte. Una realtà estremamente compless a , d i f f i c i l e , particolarmente densa di attività marittime e diportistiche, ma al tempo stesso stimolante, i cui sinergici e collaborativi rapporti con le istituzioni, hanno consentito di gestire al meglio situazioni non semplici e di raggiungere importanti risultati, apportando migliorie sul territorio, il tutto, nonostante i difficili momenti della pandemia, che in un territorio così particolare come quello isolano, hanno reso più aspro e duro l’inverno, ma coeso ancor più i rapporti istituzionali tra enti dello stato e forze di polizia, a protezione e beneficio della collettività e nel rispetto dei delicati equilibri ed attività dell’isola di Capri, a spiccata vocazione turistica». Il passaggio di consegne è avvenuto al porto turistico di Capri in una cerimonia in forma ristretta alla presenza del direttore marittimo della Campania, l’ammiraglio ispettore Pietro Giuseppe Vella. Siciliano di origine, il tenente di vascello Emanuele Colombo, è pronto ed entusiasta di affrontare il nuovo incarico. «È un privilegio, per me ha detto Colombo – ricoprire tale funzione pubblica i n u n lu o g o così importante ed affascinante, conosciuto e sognato in tutto il mondo, dove le caratteristiche del territorio, la posizione geografica, la forte vocazione turistica e gli interessi in gioco legati all’uso del mare e del demanio marittimo, fanno sì che il ruolo dell’Autorità Marittima sia centrale e determinante».