Mariano Della Corte – Il Capilupi ancora al centro delle attenzioni, stavolta a causa di un’ anonima protesta notturna. Ha destato grande sorpresa e clamore la comparsa di due striscioni sulle facciate dell’ ospedale di Capri. L’ affissione è avvenuta poco prima della mezzanotte. Sul primo, sulla via provinciale Marina Piccola, lungo il percorso che porta al pronto soccorso, campeggiava la scritta: «Ridate il Capilupi ai capresi!!!». L’ altro striscione, affisso sul versante opposto, sul lato della via provinciale Anacapri, a pochi metri di distanza da un’ ambulanza donata nei mesi scorsi al Capilupi da un’ associazione privata, recitava: «Lo scassone non lo meritiamo». Entrambi i teloni erano privi della sigla. Poco dopo l’ affissione sono intervenuti gli agenti di una volante del commissariato di Capri, che si trova a pochi passi dal Capilupi, coordinati dal vice questore aggiunto Maria Edvige Strina, per scoprire gli ignoti autori della protesta. Gli agenti hanno ascoltato i medici e gli infermieri che erano in servizio a quell’ ora, e che per primi avevano notato la presenza dei due teloni. Immediatamente è stato avvisato il direttore sanitario del Capilupi, dottor Fernando Siani, per portarlo a conoscenza dell’ anonima e anomala protesta, messa in atto probabilmente da cittadini e isolani residenti per richiamare l’ attenzione dell’ Asl sullo stato del nosocomio caprese. Il Capilupi, che fa parte della Asl Napoli 1 Centro, è stato più volte al centro di proteste per gravi problematiche, non ultima i trasporti notturni in terraferma di pazienti affetti da gravi patologie che non possono essere trattati sull’ isola. Dopo aver raccolto le prime informazioni i poliziotti hanno raccomandato al personale in servizio presso l’ ospedale di non rimuovere gli striscioni. A questo hanno pensato ieri mattina le pessime condizioni atmosferiche e soprattutto il vento e la pioggia. Durante la mattinata gli agenti hanno provveduto alla loro acquisizione, ma gli striscioni non costituiscono corpi di reato fino a quando non saranno individuati gli autori della protesta, diversa dalle tante altre che hanno visto scendere addirittura in piazza i cittadini dei due comuni di Capri e di Anacapri.

















