Anna Maria BonielloCapri. Vigili del fuoco, ma anche portantini. Succede all’Ospedale Capilupi. L’ascensore è guasto e li chiamano per portare i pazienti da un reparto all’altro. Si va avanti così da 10 giorni, da quando si è verificato l’ennesimo stop dell’ascensore del nosocomio dell’isola. L’ascensore è una fondamentale e indispensabile attrezzatura per il Capilupi, che è strutturato su più livelli. Quindi, per trasferire pazienti in sala operatoria e negli ambulatori che si trovano al pian terreno è fondamentale l’uso dell’ascensore. L’alternativa è quella di effettuare trasporti a braccia passando addirittura per gli spazi esterni dell’ospedale, così come sta accadendo in questi giorni da quando un altro guasto si è verificato ai meccanismi dell’ascensore.Per effettuare i trasferimenti però qualcuno ha pensato di allertare i vigili del fuoco, visto che la caserma è a poche decine di metri dal Capilupi. L’ultimo intervento richiesto ai vigili: ieri mattina quando l’intera squadra D è dovuta entrare in azione per trasferire un degente dal piano adibito al centro di radiologia al pianterreno. Un servizio che non rientra nei compiti istituzionali dei vigili del fuoco che operano solo per soccorso tecnico in casi urgenti. E anche se i vigili del fuoco di Capri ottemperano alle richieste che arrivano dal Capilupi, lo fanno esclusivamente per motivi umanitari, ma ciò non rientra nelle loro funzioni.Quindi molta curiosità e stupore ha suscitato la presenza dei vigili del fuoco tra i pazienti che si trovavano in ospedale e negli spazi antistanti del Capilupi. Erano in sei, in uniforme, scesi jeep parcheggiata nel piazzale del pronto soccorso. Hanno imboccato la scala esterna, si sono diretti ai piani superiori dove in una delle stanze hanno preso a braccia il paziente e lo hanno trasferito nel reparto di radiologia. Una scena che si è ripetuta al termine dell’esame radiologico, quando il paziente è rientrato in reparto.Il tutto mentre il cartello «ascensore guasto» per l’ennesima volta è affisso sulla porta dell’impianto fuori uso. L’episodio ovviamente non è passato inosservato e ieri qualcuno ha pensato di rendere pubblico il fatto, riportando il Capilupi nuovamente al centro delle polemiche per le sue carenze e disfunzioni strutturali. E mentre tra gli utenti che hanno assistito alla scena di un degente portato a braccia è montato il malumore, la notizia ha varcato la soglia del Capilupi per arrivare in piazzetta, dove il consigliere con delega alla sanità, Paolo Falco ha dichiarato: «Siamo in una situazione annosa ed inaccettabile. Il comune da tempo ha chiesto soluzioni definitive per siglare con una ditta specializzata un contratto che si occupi a tempo pieno della manutenzione dell’impianto».Strani dubbi invece vengono sollevati da parte del commissario straordinario dell’Asl Napoli 1, Renato Pizzuti, che non era stato messo a conoscenza dell’ultimo guasto all’ascensore dell’ospedale di Capri: «L’impianto stranamente era stato riparato l’1 luglio ed il giorno successivo era nuovamente guasto. Ho chiesto agli uffici tecnici che operano nell’ospedale ma non mi hanno saputo dare alcuna spiegazione sui motivi per cui a quell’ascensore accadono guasti a catena. È inspiegabile continua il commissario straordinario dell’Asl Na1 perché si potrebbe ipotizzare addirittura qualcos’altro. Io penso che il fermo dell’ascensore fa notizia e quindi proprio a causa di questo clamore i continui guasti suscitano molti sospetti. Forse all’interno dell’ospedale c’è qualcosa o qualcuno che non è contento di come stiamo andando avanti con l’organizzazione. Noi abbiamo tecnici interni addetti alla manutenzione che non sanno spiegarsi i motivi dei continui stop. Comunque rassicura Pizzuti è già partita la richiesta alla ditta che dovrà riparare l’impianto e stiamo attendendo il preventivo per procedere con urgenza».
















