Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri dice basta ad una Marina Piccola versione porto per gli sbarchi, arriva la proposta di istituire delle dimensioni massime per le imbarcazioni e un numero limitato di attracchi all’imbarcadero, intanto massima allerta per evitare bagni proibiti nella Grotta Azzurra e corse sfrenate in mezzo ai Faraglioni. E’ sempre il mare il tema del giorno sull’isola azzurra che, complice un’estate record e un solleone con temperature tropicali, vede, soprattutto nelle acque che ne bagnano le sue straordinarie coste, registrare il pienone più assoluto ma contemporaneamente il rischio di un pericoloso game over. Più volte era stato segnalato il quadro sempre più preoccupante a Marina Piccola, nella baia antistante i Faraglioni, per gli attracchi al piccolo imbarcadero. La necessità di porre uno stop a Marina Piccola trasformata in uno scalo portuale è stata evidenziata, ora, anche tramite una proposta che l’associazione Capri in Europa ha inviato al sindaco di Capri ed alla Capitaneria di Porto. Troppe imbarcazioni piccole e grandi a Marina Piccola ha detto il presidente Gaetano Simeoli dalla sua Voce di Capri occorre valutare la fattibilità di una specifica ordinanza che limiti la possibilità di sbarco a Marina Piccola ad unità non superiori ai sette, otto metri di lunghezza, previa chiamata alla Capitaneria di Porto e comunicazione dati passeggeri. Lo spazio di sicurezza è limitato. E nell’estate dei record si intensificano i controlli per far rispettare il divieto di balneazione nelle grotte e per combattere la Capri formato offshore. La Grotta Azzurra, monumento naturale di portata mondiale è, infatti, off limits per coloro i quali vogliono tuffarsi nelle sue acque dall’inconfondibile colore blu cobalto e multe salate (oltre duemila euro) pendono sul capo dei contravventori. E non sono meno pesanti le sanzioni per chi, in barba a regole e norme, sfreccia ad alta velocità con il suo motoscafo tra Faraglioni e dintorni.