Fonte: ANSA
(ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 14 DIC – Non si placano le proteste a Capri per la cancellazione degli emendamenti alla legge di Bilancio 2020 sull’istituzione dell’Area Marina Protetta. Dopo la proposta dell’assessore delegato Paola Mazzina che ha annunciato l’intenzione della giunta di tenere a Roma un consiglio comunale di Capri sull’argomento, entra in scena Marevivo, l’associazione ambientalista presieduta da Rosalba Giugni che ha fatto sapere che sostiene la giunta comunale non solo a parole, mettendo a disposizione la sua sede romana
proprio per ospitare la riunione del consiglio comunale caprese.
“Pensavamo di essere finalmente in dirittura d’arrivo alla tanto desiderata protezione di uno dei luoghi più straordinari del pianeta – dice la presidente di Marevivo – In maniera esponenziale abbiamo registrato un degrado del patrimonio naturalistico dovuto ad un’aggressione di un turismo ormai fuori controllo. La dichiarazione in primavera del ministro Costa alla presenza delle autorità e degli oltre 500 Delfini Guardiani , ragazzi delle scuole che partecipano al nostro progetto di educazione ambientale – conclude – ci aveva rassicurato”.
Alle rivendicazioni dell’associazione ambientalista si unisce l’Unione Nazionale dei Consumatori che attraverso una nota del delegato della sezione di Capri, l’avvocato Teodorico Boniello, ha dichiarato: “Apprendiamo con stupore e rammarico la notizia del mancato inserimento, nella legge di stabilità, della costituzione di un’area marina protetta per l isola di Capri, cosi come promesso dal Ministro Costa e dagli organi governativi. Ribadiamo la necessità immediata di tutelare e salvaguardare il nostro mare, divenuto terra di nessuno.
Flora e fauna marina vanno salvaguardate, considerando il valore inestimabile che esse vantano. E ciò può avvenire solo ed esclusivamente mediante interventi rigidi e sanzionatori che limitino gli accosti ed il transito di natanti. L’AMP è una strada giusta che va sollecitata Capri ha bisogno di tutela, certa e chiara. Il governo non può dimenticare una realtà internazionale che merita rispetto e tutela”.
Attraverso un comunicato stampa, il dissenso viene espresso anche da Legambiente Circolo di Capri che attacca: “L’episodio della cancellazione dell’area marina protetta è un fatto grave per la nostra isola. Chiediamo al ministro dell’Ambiente Sergio Costa di mantenere le promesse” dichiarano Nabil Pulita ed Enrico Gargiulo, dirigenti di Legambiente Capri che poi
aggiungono: “Dobbiamo ringraziare l’Assessore del Comune di Capri Paola Mazzina, quanti si sono prodigati per spingere le nostre aspettative fino a questo punto. Dobbiamo portare a Capri il risultato di istituire l’Area Marina Protetta come unico strumento per non far morire il mare e la costa dell’Isola!
Diciamo al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di mantenere le promesse fatte perché la situazione attorno all’isola ha assunto pericolosamente una insostenibilità intollerante per l’ambiente, la natura, il mare, i cittadini ma anche per i turisti, i quali non riescono più a godere delle bellezze naturalistiche compromettendo anche l’economia isolana nel futuro. Non molleremo di un passo – concludono i due dirigenti dell’associazione ambientalista – chiediamo a tutti di fare realmente la propria parte, perché enunciazioni e promesse si
tramutino subito in serietà e realtà, per il bene di una delle più belle isole del mondo”.