Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri battaglia per l’accesso a bordo dei nuovi autobus pubblici di linea per i disabili muniti di carrozzina elettrica. Christian D’Urso, trentenne isolano, disabile, in prima linea per tutelare il diritto alla mobilità suo e di tutti coloro che si trovano in condizioni analoghe ha lanciato un appello in difesa della possibilità dei disabili di viaggiare a bordo i mezzi pubblici con le carrozzine a trazione elettrica. «Prendere l’autobus per me è sempre stato difficile essendoci sull’isola solo due mezzi a disposizione racconta D’Urso – ma quelli almeno erano forniti di una pedana elettrica sul retro che mi permetteva di salire. Da poco ci sono nuovi pullman a Capri, dotati di rampa laterale elettrica e con esposto in bella vista il logo disabili. Ma ci si può salire solo con una carrozzina manuale e io con la mia devo invece rimanere a terra, dal momento che la rampa non supporta il peso di quella elettrica». Secondo quanto riportato dall’ansa, «l’azienda trasporti caprese ha risposto alle sue rimostranze offrendogli il servizio su due bus di vecchia generazione». Ma Christian ha sottolineato che sarebbero «negli orari in cui i mezzi sono disponibili e non in base alle mie esigenze ha detto – mi hanno detto che essendo la mia carrozzina motorizzata devo circolare autonomamente in strada. Ma non sanno che le carrozzine elettriche non sono considerate dal codice della strada come mezzi di trasporto e che io in strada non posso proprio circolare?». Una battaglia, quella di D’Urso per una situazione che come ha sottolineato «si tratta di un’insopportabile discriminazione». Il sindaco Marino Lembo appena saputo della problematica si è immediatamente attivato. «Riguarda sia Capri che Anacapri ha spiegato il primo cittadino – e dobbiamo trovare una soluzione. Sono veicoli mandati dalla Regione e che hanno avuto anche qualche altro problema. Non vogliamo in alcun modo che Christian si senta discriminato, è un suo diritto e anche di tutti quelli che non si muovono con facilità, isolani e non».