Anna Maria Boniello. Capri – Bus a noleggio con conducenti, insorgono le associazioni di categoria isolane. La sospensiva del Tar richiesta di Capri Tour, la società formata da operatori turistici ed imprenditori che operano nell’ambito della mobilità sull’isola, che ha impugnato le delibere di giunta dei comuni che vietano il rilascio di nuove licenze dei bus turistici, rischia di vedere l’isola divisa sul fronte dei favorevoli e dei contrari. La querelle va avanti da qualche tempo ed è arrivata nelle sedi delle due amministrazioni comunali, che con proprie delibere impediscono a nuove società di esercitare le attività di noleggio nell’ambito dei trasporti privati. A rivolgersi al Tribunale Amministrativo della Campania sono stati i soci di Capri Tour che aveva chiesto il rilascio di sei nuove licenze, e la prima sezione del tribunale amministrativo regionale ha accolto la sospensione delle delibere di giunta, rimandando poi alla sentenza che sarà emanata nel mese di novembre a chiusura della stagione turistica. Si profilano alcuni mesi in cui quindi non si saprà se i bus potranno circolare. Da qui l’intervento delle società di categoria, Ascom, Federalberghi, Capri Excellence, la società Cooperativa Taxi di Capri e di Anacapri, preoccupati della situazione di anarchia che si potrebbe venire a creare sulle arterie carrozzabili isolane. Circa dieci chilometri di strade provinciali che già subiscono un carico eccessivo, tanto che nelle ore di punta, e durante i mesi estivi il tragitto dal porto al centro di Capri può arrivare sino a trenta minuti di durata. “Siamo già al limite del collasso – scrivono i rappresentanti delle categorie in un loro documento diffuso ieri ed approvato da tutte le associazioni esistenti sull’isola, sia nei comuni di Capri che di Anacapri. Una situazione nata – denunciano gli imprenditori – da anni di deregulation e mancanza di programmazione che hanno portato tra l’altro ad un aumento vertiginoso sulle strade provinciali dell’isola del numero di veicoli di ogni tipo, sia pubblici che privati, camion, motorini a noleggio ed altri” L’impiego di nuovi autobus quindi viene visto dagli imprenditori di Capri ed Anacapri penalizzante sia per l’intero apparato turistico, ma anche per la stessa cittadinanza. Pare infatti che potrebbero cominciare a circolare, oltre ai sei bus di noleggio richiesti da Capri Tour, un’altra quarantina di veicoli che andrebbero ad aggiungersi a quelli, oltre una trentina, che già circolano da anni nelle arterie provinciali di Capri e di Anacapri. Nasce da qui la denuncia e l’appello, rivolti non solo agli amministratori comunali, ma anche a quelli sovra comunali. Nel documento sottoscritto dai rappresentanti di categoria viene chiesto uno stop prioritario ad ogni aumento o immissione nella circolazione dell’isola di ulteriori bus o altri mezzi appartenenti a società private, e sollecitano le amministrazioni dei due comuni ad avviare un immediato studio di fattibilità che tenga conto delle caratteristiche peculiari delle strade di Capri e di tutti i problemi conseguenti al traffico, sia pubblico che privato, e di ogni problema legato agli aspetti naturalistici ed ambientali a partire dai gas di scarico che vengono immessi in atmosfera, quando il numero dei veicoli supera quello che il territorio può sostenere, ed infine nel documento a firma congiunta gli imprenditori chiedono alle due amministrazioni di avviare una nuova regolamentazione e disciplina del traffico veicolare sull’intero territorio dell’isola, ed all’interno dei due comuni.