Anna Maria Boniello – Capri. Una brillante operazione anti bracconaggio è stata portata a termine nelle prime ore del mattino di ieri sulle colline dell’isola di Capri, da Monte Solaro a Cetrella. Quasi al sorgere dell’alba un nutrito gruppo composto da poliziotti del commissariato di Capri e dell’Ufficio Prevenzione Generale di Napoli, tutti liberi dal servizio, unitamente a Guardie Giurate Venatorie e Zoofile dell’Enpa (ente nazionale protezione animali) di Napoli ed ad una guardia venatoria della Lipu (lega italiana protezione uccelli) hanno iniziato l’intervento mirato a scovare persone dedite alla caccia illegale su un territorio particolare, quale quello di Monte Solaro ad Anacapri, un vero e proprio santuario della natura, dove sono vietate – se non nelle forme consentite dalla legge – attività di bracconaggio e uccellagione Un’azione di repressione anche su quei cacciatori che operano con mezzi di richiamo elettroacustici che sono espressamente vietati dalle leggi e dalle normative venatorie. Nel corso dell’operazione, che ha interessato centinaia di metri di bosco e di verde arricchiti dalla flora spontanea mediterranea, sono stati scoperti e bloccati cinque cacciatori, che utilizzavano speciali strumentazioni elettroacustiche per richiamare gli uccelli migratori, in particolare il tordo e il bottaccio, che in questa stagione sorvolano l’isola per raggiungere paesi più caldi. La caccia, che è stata sempre una delle passioni degli isolani e che fortunatamente è regolata da leggi, indusse uno dei miti dell’isola, Axel Munthe, a diventare proprietario di un interno monte, monte Barbarossa che sovrasta Villa San Michele la casa-museo del medico e scrittore ad Anacapri, per farla diventare vera e propria oasi durante il passaggio delle specie migratorie e chiamò quel luogo paradiso degli uccelli. Da tempo sul monte Barbarossa è stata realizzata una stazione ornitologica con gli studiosi che vivono in questo periodo sul monte per osservare i fenomeni della migrazione dei volatili. Anche se è passato circa un secolo i bracconieri ancora restano e ieri, però, grazie all’operazione messa in piedi dai poliziotti e dalle guardie zoofile e venatorie, sono stati scoperti cinque cacciatori e sequestrate le apparecchiature e i fucili in loro possesso. Dopo essere stati bloccati e portati negli uffici del commissariato, nei confronti dei cinque, tutti residenti sull’isola, tra Capri ed Anacapri, è stata spiccata la denuncia in stato di libertà per l’utilizzo dei richiami fuorilegge. Contro due dei cinque denunciati sono scattate anche le aggravanti. Un uomo, infatti, era andato a caccia con il figlio sorpreso ad imbracciare il fucile del padre non avendone titolo non essendo titolare di porto d’armi per fucile ad uso caccia. Nei confronti di un altro è scattata anche la denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale: il cacciatore di frodo, infatti, pur di evitare il sequestro dell’arma, è scappato nei boschi abbandonando i suoi effetti personali in uno zainetto. L’escamotage non è servito a evitare ai poliziotti di risalire alla sua identità: l’uomo è stato rintracciato nella sua abitazione e condotto in commissariato dove oltre alla violazione delle leggi venatorie gli è stata contestata la resistenza alle forze dell’ordine. Questa mattina, però, in omaggio alla natura e alla bellezza del posto proprio la valletta di Cetrella sarà teatro della quattordicesima edizione della sagra della castagna che vede riuniti gli Amici di Cetrella, volontari, ambientalisti e amanti della natura in una giornata dedicata alla bellezza del luogo e alla castagna.


















