Fonte: Metropolis
di Marco MIlano
A Capri si attende la funicolare o nuovi mezzi di trasporto alternativi per programmare il futuro del turismo isolano, tra le ipotesi anche un referendum cittadino. Il modello Venezia, l’asse tra l’isola azzurra e la località lagunare per rivedere il turismo in chiave sostenibile passa anche attraverso un riassetto della mobilità e dei trasporti. Sul tavolo, of course, un mezzo di collegamento alternativo alla viabilità su gomma che paga il crescente numero di persone e veicoli che hanno esigenza di raggiungere Anacapri da Capri e viceversa e possono fare leva esclusivamente sull’unica e stretta strada carrozzabile isolana. Un’arteria pensata un secolo e mezzo fa e che invece è ancora oggi l’esclusivo modo di mettere in contatto i due territori che compongono l’isola di Capri. La funicolare, o in alternativa anche una funivia, sono una possibile chiave di volta del futuro della mobilità e quindi del terziario. E se una prima fase progettuale è già stata affrontata sono gli attuali dati statistici, i tempi di attesa per raggiungere una località dall’altra, la durata media di un viaggio, le lunghe code, le lamentele di turisti e vacanzieri a confermare la bontà dell’idea di un mezzo alternativo di trasporto per garantire vivibilità sia a chi risiede sull’isola sia a chi ci viene in vacanza, categorie, entrambe bisognose di muoversi senza subire eccessive criticità in considerazione dello status di insularità che già riserva altre problematiche, ma anche di viaggiatore che di Capri ha ampie aspettative in fatto di relax e benessere psicofisico. Una prima discussione sull’argomento funicolare in passato aveva fatto emergere qualche parere discordante ma in ogni caso sembra che per dare una sterzata e procedere a passo spedito verso un’opera necessaria e sempre più urgente, che tra l’altro potrebbe beneficiare in termini finanziari anche sui fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza, si potrebbe anche pensare ad un referendum cittadino, una consultazione popolare tra tutti g l i iso lan i per dare ancora più energia alla tematica della mobilità interna e del bisogno non più rinviabile di nuovi e alternativo sistemi di trasporto, da affiancare agli esistenti e rendere così più vivibile il territorio, più sostenibile la sua offerta turistica, più al passo con i tempi la sua proposta in fatto di mobilità.

















