Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Boom di sbarchi a Capri, ma occorrono regole e disciplina per non soccombere. La stagione turistica 2022 sull’isola azzurra è iniziata alla grande tra numeri record in fatto di arrivi e presenze e un solleone che ha di fatto anticipato l’estate. I due anni difficili, la voglia di ripartenza, la ripresa del settore terziario di gran lunga il più penalizzato dai fatti del 2020, hanno portato le località turistiche tout-court quest’anno a vivere e rivivere strepitosi successi in materia, ma dall’altro lato si anticipano le riflessioni tipiche del periodo caldo quando i dati da guiness, presentano il loro rovescio della medaglia. Criticità che in chiave caprese, per esempio, significano caos e confusione a Marina Piccola, la baia antistante i Faraglioni, dove la folla in mare alla ricerca di un posto al sole, cerca un accosto al piccolo imbarcadero o stazionando a pochi metri dallo scoglio dedicato alle sirene o dalla spiaggetta sottostante ri-ducendo clamorosamente (e pericolosamente) il raggio d’azione riservato a bagnanti e coloro i quali avevano puntato allo specchio d’acqua sorvegliato dalle sentinelle di roccia per una giornata in mare all’insegna della tranquillità, del relax e del silenzio. A proposito di quest’ultimo, come segnalato da habitué e frequentatori affezionati di Marina Piccola, la zona sta diventando particolarmente caciarona tra musica sparata a palla e audio dal volume cafonal a terra e a mare. E questo piccolo gioiello, secondo quanto evidenziato da chi vive nella zona, o la conosce da sempre, starebbe vivendo una (spiacevole) trasformazione da lembo di paradiso a rione confuso e confusionario, tra andirivieni in ville e villette, e mezzi e veicoli privati che percorrono la strada a velocità sostenuta. Tra l’altro su questa tematica gli abitanti stanno raccogliendo filmati e immagini per testimoniare come, quotidianamente, il divieto di accesso di auto e moto ai non residenti posizionato e istituito all’inizio della strada, pochi metri dopo la rotonda dei Due Golfi, verrebbe disatteso, causando così un traffico dal ritmo cittadino, in un percorso che, invece, dovrebbe condurre ad un’oasi di pace e di tranquillità sia terrestre che marina.