Fonte: Il Mattino
di Massimiliano D’Esposito
Ancora pochi giorni, poi turisti e pendolari non potranno più acquistare a Marina Piccola i biglietti per andare a Capri a bordo dei traghetti della Caremar. È la conseguenza della querelle che vede contrapposte la compagnia di navigazione e la società incaricata della vendita dei ticket. Dissidi che dal prossimo 1 febbraio potrebbero rendere impossibile comprare i tagliandi per imbarcarsi dal porto di Sorrento alla volta dell’ isola azzurra. Una vicenda che risale al 15 dicembre del 2018. È quella, infatti, la data in cui è entrato in vigore il contratto annuale stipulato 4 giorni prima tra la Caremar e la società I Morelli sas di Claudia Morelli & c. (alla quale è poi subentrata la I Morelli sas di Antonino Durante & c.) relativo al mandato per la vendita dei biglietti per imbarcarsi sulle navi della compagnia.
In base all’ accordo l’ attività andava esercitata nel box numero 1 delle biglietterie di piazza Marina d’ Italia in uso alla Caremar in virtù di una concessione demaniale.
IL NODO Alla data di scadenza del contratto, la compagnia di navigazione ha chiesto alla I Morelli sas la restituzione del locale e il rendiconto di gestione, senza ottenere risposta. Alcuni giorni dopo la Caremar ha disattivato gli account della società per l’ emissione dei biglietti.
Nonostante numerosi solleciti, non è riuscita ad ottenere la restituzione del box trovandosi costretta a chiedere ospitalità a un altro operatore, la Seremar. Una situazione provvisoria che non potrà protrarsi oltre il 31 gennaio. Per evitare la sospensione del servizio, la Caremar, attraverso l’ avvocato Salvatore Ravenna, ha chiesto l’ intervento del Comune di Sorrento. Le biglietterie di Marina Piccola, infatti, sono beni demaniali che l’ Ente ha assegnato alle compagnie di navigazione. Concessione scaduta a fine 2008, ma in regime di prorogatio in attesa di indire una gara pubblica. Nel frattempo la società I Morelli sas non sembra intenzionata a rilasciare il box assegnato alla Caremar, con la compagnia che ha urgente bisogno di un locale dove poter attivare una postazione per la connessione ad internet che consenta l’ emissione dei ticket e che sia anche sicuro, visto che si movimentano consistenti somme di denaro. «È evidente – spiega Ravenna – che il mancato utilizzo della propria biglietteria da parte della Caremar causa un danno grave anche all’ utenza, atteso il servizio di trasporto pubblico che la compagnia garantisce ogni giorno ai turisti e soprattutto ai pendolari per motivi di lavoro e di studio».