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«Basta scontri, tuteliamo l’immagine dell’isola»

di Redazione
25 Agosto 2025
in News
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Seggiovia Monte Solaro
Fonte: Il Mattino – 24 agosto 2025
di PETRONILLA CARILLO
Intervista al presidente di Federalberghi Coppola
«Basta scontri, tuteliamo l’immagine dell’isola»
Petronilla Carillo «La Grotta Azzurra è un museo e i battellieri sono come guide turistiche, non è tollerabile quanto sta accadendo negli ultimi giorni tra liti e discussioni davanti ai visitatori. Questo fa male all’immagine dell’isola, bisogna trovare soluzioni diverse: è da tempo che lo stiamo dicendo». Lorenzo Coppola, presidente Federalberghi Capri, ha tante idee per il miglioramento del circuito turistico caprese.

«Basta liti tra barcaioli così si danneggia l’isola»

`Il presidente di Federalberghi Capri «Le bellezze naturali vanno tutelate» «Bisogna creare un circuito culturale che sia di attrazione per i visitatori»

«La Grotta Azzurra è un Museo e i battellieri sono come guide turistiche, non è tollerabile quanto sta accadendo negli ultimi giorni tra liti e discussioni davanti ai visitatori: questo fa male all’immagine dell’isola, bisogna
trovare soluzioni diverse: è da tempo che lo stiamo dicendo». Lorenzo Coppola, presidente Federalberghi Capri, ha tante idee per il miglioramento del circuito turistico caprese e spera in una collaborazione con istituzioni e
associazioni per rendere sempre più gradevole il soggiorno nell’isola azzurra. Presidente Coppola, quali sono le sue proposte? «Innanzitutto lavorare di più sulla comunicazione, per incentivare i percorsi turistici di Capri. A noi va bene, fa piacere, l’idea che Capri venga vista come una destinazione di lusso, però ci teniamo a non far sì che venga vista solo così, altrimenti rischiamo di diventare una destinazione di lusso mordi e fuggi, che sono un po’ i due opposti. Il nostro obiettivo è invece pubblicizzare e promuovere il patrimonio artistico e culturale
dell’isola. E non solo. Abbiamo sette-otto sale congressuali, potremmo incentivare il turismo congressuale, i percorsi naturalistici, creare eventi che possano essere attrattori. Villa Tiberio, la residenza estiva dell’imperatore, è ancora poco visitata rispetto alle potenzialità che potrebbe avere, poi c’è villa Jovis, villa Lysus, la Certosa, ci sono i Faraglioni, la Grotta Azzurra e tanti alteri siti che potrebbero essere messi in rete». Torniamo sulla Grotta Azzurra. Quest’anno le liti dei battellieri sono diventate virali… «Sì, credo che l’onorevole Francesco Emilio Borrelli e altre istituzioni non debbano limitarsi alla sterile polemica social: bisogna dare soluzioni immediate perché questa storia delle mance non finisca con il condizionare gli ingressi. Si deve lavorare insieme per trovare soluzioni condivise, come quella di gestire diversamente i flussi…». Come sta andando questa estate? «La stagione è iniziata interrompendo il trend di crescita degli ultimi anni, nel senso che almeno nella prima parte c’è stato un rallentamento nelle presenze sull’isola, un po’ perché Pasqua è stata più avanti nel calendario, un po’ per il meteo, e anche perché l’anno scorso il G7 e una grossa produzione cinematografica hanno un po’ “falsato” i risultati. Quest’anno tra giugno e luglio ci sono stati dei piccoli rallentamenti rispetto all’anno scorso, ma poi comunque i tassi di occupazione delle strutture ricettive sono ancora più che buoni. Contrariamente al passato, quando ci sono stati dei cali, non ho visto altre destinazioni o comunque destinazioni concorrenti, che magari hanno beneficiato di questo calo di Capri». Sono forse un po’ cambiate le abitudini anche per le vacanze… «Sicuramente. La magia dell’isola azzurra continua a conquistare gli stranieri che ora prenotano anche nel mese di agosto, prima invece preferivano altri periodi. Questo perché non si parla più di villeggiatura ma un’esperienza: si tende a fare meno giorni più volte l’anno o più volte durante l’estate piuttosto che stare un mese in una sola località. Questo ha fatto sì che il numero di turisti stranieri crescesse rispetto a quelli italiani. A condizionare i flussi è anche l’instabilità meteorologica: questo week end, ad esempio, c’era l’allerta gialla ma non ci sono stati problemi, eppure chi avrebbe voluto prenotare magari non lo ha fatto». C’è poi l’instabilità politico-internazionale… «Sì, anche quella ha il suo peso. Pensavano che con la guerra in Ucraina e i vari provvedimenti contro la Russia ci fossero meno russi, invece non è stato così. A Capri l’anno scorso c’è stato un boom di sudamericani, quest’anno tante persone dagli Stati Uniti, dalla Francia. Restano fuori stagione le presenze di tedeschi ed olandesi, come sempre». C’è poi il turismo mordi e fuggi.    «Anche su questo argomento, forse, c’è una cattiva comunicazione: venire a Capri per poche ore è più dispendioso che trascorrere una notte sull’isola. Tra biglietti dell’aliscafo, della funicolare e file, la giornata da quasi cento euro a persona vola e, alla fine, resta solo un selfie in piazzetta. Spesso Capri fa parte di un percorso per le bellezze della Campania: magari gli stranieri alloggiano in Costiera amalfitana e poi fanno la toccata e fuga a Capri come a Pompei. Per questo motivo credo che per il governo regionale che verrà sarà un impegno urgente quello di creare un coordinamento per la gestione del turismo su tutto il territorio con regole certe e percorsi consigliati che possano consentire a tutti di lavorare e lavorare bene». Per evitare che ci sia l’overtourism? «L’overtourism, secondo me, altro non è che la conseguenza della cattiva gestione del turismo sul territorio. È ovvio che per noi operatori ben venga l’overtourism ma il discorso è molto più articolato…». Proviamo a spiegarlo… «Io credo che ci vogliano interventi precisi, coordinati tra i vari organi e le varie istituzioni per migliorare soprattutto i servizi turistici. Non credo che un’azienda vada in tilt se si trova ad avere una forte richiesta dei suoi prodotti, lo stesso deve avvenire per il turismo. Bisogna migliorare i servizi, come la mobilità, la formazione del personale, la promozione, la gestione dei flussi… Ecco perché prima parlavo di eventi. A Capri non arrivano visitatori perché attratti da eventi. Sicuramente c’è la vita da rivista patinata, il by night, la sicurezza… Se si parla per tre giorni di un furto avvenuto a Capri, in un anno la polemica sulla sicurezza riguarderà sì e no dieci giorni perché, al di là per fatto singolo, qui si vive bene». Ci sono turisti che tornano? «Non più ma perché, come dicevamo prima, sono cambiate le abitudini. Quando vanno via ci raccontano di una esperienza straordinaria ma a noi resta l’amaro in bocca proprio perché ci sono tutti i servizi da migliorare».

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