Fonte. Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Diritto ai trasporti e alla salute per gli isolani, Capri e le altre isole non devono essere isolate. Appello dell’Ancim, l’associazione nazionale dei comuni delle isole minori per dire “basta alla ignorata, disattesa, o nel migliore caso affievolita attuazione dei loro diritti fondamentali, quali trasporti, sanità, scuola: i cittadini dei trentacinque comuni aderenti all’Ancim non vogliono più segnalare la grave situazione in cui vivono, attendono soluzioni concrete”. E l’intervento arriva proprio in queste ore difficili e complesse, tra le altre cose, sul fronte dei collegamenti marittimi tra Capri e la terraferma, con diverse partenze sospese e soppresse con buona pace di pendolari e residenti che necessitavano di raggiungere l’isola da Napoli o viceversa e servizi messi a dura prova dal personale ridotto. Tornando all’Ancim, l’associazione si è rivolta al Governo chiedendo “l’immediata attivazione di un tavolo con la presenza dei Ministri dei trasporti, delle politiche del mare, delle politiche di coesione e degli affari regionali con la partecipazione delle Regioni (Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) per fare il quadro dei problemi ed individuare soluzioni per risolverli”. I problemi delle località insulari, come Capri e tante altre, sono stati più volte sottolineati, e continuano ad essere urgenti e bisognosi di risposte. Gli abitanti di territori bagnati dal mare, infatti, non dovrebbero essere svantaggiati e sfavoriti, in fatto di diritti fondamentali come quelli alla mobilità, alla salute e all’istruzione, e più in generale hanno diritto a vivere giornate “normali” alla pari di chi vive sulla terraferma senza disagi e criticità permanenti, anzi con agevolazioni dettate proprio dal particolare “status geografico”, con il mare a rappresentare una bellezza naturale ma anche un limite.