Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Una legge di autonomia per le isole minori. E’ ormai questa la chiave di volta per i territori insulari, Capri in testa, per mettere la parola fine ad una serie di annose criticità che sono diventate ormai scolpite nella storia delle isole minori come in una roccia. Un primo step è arrivato dal Governo Meloni con un disegno di legge ad hoc per le isole minori. Un provvedimento che per Capri, Ischia e Procida rappresenta un momento importante di cambiamento. Per le isole minori, infatti, viene messo nero su bianco, per esempio, la questione dei collegamenti marittimi e della primaria esigenza delle comunità isolane di vedersi garantita la continuità territoriale e il diritto alla mobilità. E questo è un discorso che si collega all’altra priorità per capresi e isolani dei piccoli scogli campani e italiani, vale a dire la necessità di poter fruire di servizi sanitari, per i quali di fatto gli isolani devono recarsi a terraferma. Una legge di autonomia per le isole minori, inoltre, potrebbe affrontare compiutamente, poi, una questione che sta divenendo un vero e proprio allarme sociale, la questione abitativa. Le isole più delle città in questo senso soffrono l’ansia della ricerca di una casa. La fiorente attività di locazione turistica unita ad un miope blocco della possibilità di avere diritto di fare edilizia popolare mettono in ginocchio le future famiglie native sulle isole facendo divenire una chimera il loro desiderio di vivere, con prole al seguito, sulla terra patria. Un diritto sacrosanto che si potrebbe ampliare anche alle attività commerciali e turistiche che hanno comunque esigenza di adeguare i loro immobili alle mutate condizioni dettate dalle normative e dallo stesso mercato e che invece si vedono costrette a muoversi in modo diverso con la scure delle demolizioni che pende sempre sulle loro teste, ma senza tenere in considerazione che le isole minori hanno diritto agli stessi…diritti. Una legge per le isole minori, già isolate dal mare, dunque, per il diritto di avere per i propri figli una scuola con personale che abbia possibilità di raggiungere ogni giorno il luogo di lavoro e garantire i servizi educativi, diritto di fruire di servizi sanitari fondamentali per la salute senza la penalizzazione di essere isolani, diritto per le famiglie e le attività di avere le stesse condizioni di vita e le stesse possibilità dal punto di vista economico, sociale e di avere pari normative per gli immobili di chi vive sulla terraferma.


















