AMB. Sequestrate due aule prefabbricate dell’Axel Munthe: gli studenti non ci stanno e si sono riuniti in un’assemblea pubblica all’Auditorium Paradiso di Anacapri. Gli studenti, i rappresentanti delle istituzioni, il dirigente scolastico, i docenti, i genitori, hanno dato vita all’incontro dove sono state esposte le problematiche della, cercate soluzioni in attesa del completamento del costruendo plesso scolastico di Anacapri, che finalmente darà a tutti gli studenti superiori dei due Comuni una sistemazione consona. Un progetto presentato durante l’incontro dall’architetto Filippo Di Martino, il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Anacapri ha mostrato le slide della nuova scuola in costruzione che sarà ultimata entro marzo prossimo. Nel corso dell’affollata assemblea si sono avvicendati tutti gli attori della vicenda. Letizia Testa dirigente scolastico dell’Axel Munthe ha espresso la sua vicinanza agli alunni e al corpo docente. «Plaudo ai miei studenti e docenti – ha detto – per la tranquillità con la quale stanno affrontando questo disagio. Vorrei fare un appello agli enti competenti: lasciateci le nostre aule». Parole dure anche dai sindaci, quello di Anacapri Franco Cerrotta per il quale «è stata un’azione vergognosa, lo Stato contro lo Stato, è stata colpita la cultura. Attendiamo con fiducia il parere della Soprintendenza»; e quello di Capri, Gianni De Martino, che ha sottolineato che «queste aule prefabbricate sono tra le migliori che si trovano sul mercato e il sequestro è stata una pugnalata inferta agli studenti e a tutta la popolazione isolana».
















