Fonte: Il Mattino
di Anna Maria Boniello
Assembramenti sì, ma in mare.
Il sindaco di Capri Marino Lembo chiede alla Capitaneria di Porto di tutelare il mare e i bagnanti assidui frequentatori dello Scoglio delle Sirene, quel lembo di roccia che secondo la mitologia affascinò Ulisse. Con una nota inviata ieri mattina al tenente di vascello Antonio Ricci, che comanda l’ ufficio circondariale marittimo di Capri, Lembo ha voluto segnalare lo stato di pericolo che si vive in quel mitico specchio d’ acqua a Marina Piccola.
«Giungono numerose segnalazioni – scrive il sindaco – sullo stato di pericolosità che si vive in quello straordinario tratto di mare che circonda la baia di Marina Piccola ed in particolare nella zona antistante lo Scoglio delle Sirene che arriva sino all’ approdo». Ovvero, il punto di attracco utilizzato dalle imbarcazioni per far scendere i loro passeggeri. Secondo Lembo, esiste un pericolo dovuto «all’ afflusso incontrollato e straordinario di numerose imbarcazioni di diverse dimensioni che sostano in attesa dello sbarco» creando, in tempi di pandemia e di distanziamenti, «una evidente situazione di gravissimo rischio sia alla navigazione che alle persone stesse». Da qui la richiesta di aiuto alla Capitaneria di Porto perché si attivi «ogni iniziativa di controllo e prevenzione».
Oltre all’ assembramento in mare, il sindaco evidenzia come il continuo moto ondoso che viene generato dai natanti sia un pericolo per i bagnanti, così come esista «un grave rischio di inquinamento poiché le imbarcazioni in attesa restano sempre con i motori accesi». Inquinamento e sicurezza dei bagnanti sottolinea il sindaco di Capri, sono aspetti non secondari. Il sindaco sottolinea che il traffico di imbarcazioni a ridosso dello Scoglio delle Sirene inizia di buon mattino e termina solo al calare del sole. Il tutto, aggiunge Lembo, mentre il Comune ha attivato i controlli anti-covid sul piccolo approdo con servizi di security che partiranno già dai prossimi giorni.
Proprio sul moto ondoso si erano già registrate le reazioni dell’ associazione «Capriamoci», che il 15 agosto aveva issato il giubbetto rosso a mo’ di protesta, e della delegazione isolana dell’ Unione Consumatori che aveva segnalato il pericolo.

















