Fonte: Il Mattino – 6 agosto 2025
di Giovanni Chianelli
La piazzetta di Capri si trasforma in galleria a cielo aperto.
Da sempre luogo simbolo dell’isola azzurra, punto di riferimento per turisti in cerca di mondanità, negli ultimi tempi è location per opere d’arte e installazioni secondo un programma di interventi pubblici ideato da Liquid Art System, il circuito di gallerie di Franco Senesi; a giugno e luglio ha ospitato «Forest guardian» del duo spagnolo Coderch & Malavia, una monumentale scultura che raffigura un cervo per un contrasto tra la natura selvaggia e il lusso che si respira sull’isola. Il lavoro si sposterà di poco, trovando casa negli esterni dell’hotel Caesar Augustus di Anacapri. Invece all’ombra del celebre campanile da oggi c’è una nuova creazione, stavolta del siciliano Giacinto Bosco. Si chiama «Travolti dalla luna» ed è una scultura in bronzo di quasi tre metri di altezza che rappresenta due amanti colti in un romantico abbraccio. Le due figure si trovano all’interno di una sfera metallica ed è possibile scorgerle da una fessura ovale; lo sfondo che incornicia la scultura non è neutrale ma concorre ad aumentarne le suggestioni, immersa com’è nel paesaggio circostante ed incorniciata dall’azzurro del mare e del cielo che fanno da quinta naturale. «L’opera sfida i sensi degli spettatori: attraverso il suo movimento rotatorio, il coinvolgimento risulta non solo artistico ma anche emotivo. Il metaforico travolgimento dell’amore diviene realtà da vedere, sentire, vivere. La solidità del bronzo è messa al servizio della leggerezza dei sentimenti» è il commento di Senesi. Un po’ tutti i lavori di Bosco, spiega, «rappresentano piccoli idilli amorosi e hanno un grande dinamismo: sono sculture in movimento o parlanti. Il potere comunicativo delle sue installazioni è legato all’universalità del messaggio che trasmettono, alla capacità di arrivare al pubblico in modo diretto ed immediato». Bosco ha seguito una formazione che definisce rinascimentale, guadagnata con una gavetta solida, a bottega; nato nel 1956, a 15 anni si è trasferito a Milano dove ha lavorato per una fonderia d’arte. Parlando della sua produzione, dice: «Rifletto su sentimenti che sono comuni a tutti, come l’amore, lo stupore, la luna che è la cifra espressiva cui sono più legato. Le mie sculture sono dei racconti, molto spesso ispirati alla poesia, storie romantiche, ed io credo che le persone, oggi più che mai, abbiano bisogno di questo, di bellezza e di sogni».