
Anna Maria Boniello – Respinta, con i voti della maggioranza, la richiesta di dimissioni e la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Capri e della sua giunta. La votazione ieri mattina, nel corso della seduta di Consiglio Comunale convocata in sessione straordinaria su richiesta del gruppo di opposizione «Avanti Capri» per discutere di queste istanze, avanzate dallo stesso gruppo alla luce delle inchieste giudiziarie sugli abusi edilizi che la scorsa settimana hanno portato agli arresti domiciliari il capo dell’ ufficio tecnico comunale, Massimo Stroscio. Molto vivace è stato il battibecco soprattutto tra il sindaco Gianni De Martino e il capogruppo dell’ opposizione Marino Lembo. «I ripetuti sequestri, denunce e indagini sulla materia degli abusi edilizi meritavano un intervento deciso da parte del sindaco e della giunta, con provvedimenti, quali una diversa riorganizzazione degli uffici urbanistica-edilizia privata e lavori pubblici, una rotazione degli stessi dirigenti, la sostituzione dei membri delle commissioni edilizie», hanno spiegato i consiglieri di minoranza Marino Lembo e Salvatore Ciuccio. Il sindaco ha respinto ogni accusa: «Siamo garantisti, confermiamo la nostra fiducia nell’ operato della magistratura. Al momento del nostro insediamento abbiamo effettuato una rotazione e un turn over ai vertici degli uffici. Non ci sono i presupposti e gli estremi per le mie dimissioni, se interrompessi il mandato mancherei di rispetto nei confronti degli elettori».
Dimissioni negate quindi, si è passati al secondo argomento legato alle inchieste che riguardano la società municipalizzata «Capri Servizi», sul cui presidente Costanzo Cerrotta pendono due indagini dopo le denunce dei carabinieri su un box realizzato senza autorizzazioni in via San Francesco e su scarichi di reflui industriali non autorizzati e deposito incontrollato di rifiuti nell’ isola ecologica di Gasto. L’ opposizione ha chiesto la rimozione di Cerrotta e l’ azzeramento dei vertici della municipalizzata, richiesta anche questa respinta dalla maggioranza.


















