Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri insieme ai Faraglioni anche via Krupp patrimonio dell’Unesco. La proposta lanciata dalla Federalberghi isola di Capri di mettere sotto tutela le “sentinelle” del mare dal colore azzurro potrebbe inglobare anche un’altra idea partorita tempo fa per chiedere la “nomina” a patrimonio dell’umanità di via Krupp, la strada che venne regalata agli isolani dal “re dei cannoni”, nel 1902, e che dal 2014 è chiusa al pubblico. Ad avanzare la candidatura in questo senso è stato già da tempo, il circolo Legambiente isola di Capri che chiese la “nomination” per quel suggestivo zig-zag di tornanti intagliati nella roccia a tesoro dell’umanità. Il portavoce isolano del Cigno Verde, Nabil Pulita, infatti, prese carta e penna la prima volta addirittura già tre anni fa per “fare appello per salvare uno dei monumenti più significativi dell’isola di Capri. Tante vicende e personaggi storici di rilievo internazionale – scrisse Pulita nella sua missiva – hanno calcato la strada e quei luoghi, tra cui Gorki e Lenin, fino ad arrivare a Moravia e Guttuso, artisti da ogni parte del mondo oltre a milioni di turisti. L’importanza che riveste questo vero e proprio monumento, per Capri e per l’intera umanità, ci spinge a rivolgere un appello al Ministro dei Beni Culturali, al Presidente della Repubblica, agli Europarlamentari, affinché – è scritto nel documento di Legambiente Capri – venga ritenuto Bene dell’Umanità ed annoverato tra i siti tutelati internazionalmente dall’Unesco”. Un appello che potrebbe ora essere rilanciato andando di pari passo con quello del presidente di Federalberghi Sergio Gargiulo che ha chiesto che i Faraglioni se non addirittura l’intera isola possano ricevere la “custodia speciale” dell’Unesco per i beni naturali compresa dunque in questo senso anche via Krupp. “Quel tratto della costa che ha in sé – dice Nabil Pulita – la straordinaria opera dell’uomo a nostro avviso deve essere ritenuta bene dell’umanità ed annoverata tra i siti tutelati internazionalmente dall’Unesco. Siamo fermamente convinti che questo bene che fa parte del patrimonio italiano, europeo e mondiale debba rimanere un bene pubblico ed aperto a tutti, fruibile dall’intera collettività, così come volle l’ideatore. Tale opera è stata voluta e realizzata da Alfred Krupp cittadino appunto del mondo – aggiunge ancora il portavoce dell’associazione ambientalista – il nostro appello ad inserire questo bene nel patrimonio dell’Unesco va in questa direzione”.


















