Fonte: Resto del Carlino ed. Ascoli – Fermo
di: d.l.
L’ elenco delle candidature è già piuttosto corposo e conta di diventarlo ancora di più nei prossimi mesi: la corsa al titolo di ‘Capitale italiana della cultura 2024′ vede diverse città in lizza e tra queste c’ è anche Ascoli, che ha ufficializzato la sua volontà di correre per questo riconoscimento alla fine del mese di gennaio. Solo nelle Marche ci sono due capoluoghi di provincia che proveranno a ottenere il titolo: oltre alle Cento torri, infatti, anche Pesaro si è fatta avanti.
Poi ci sono Rimini, Lucca, Capri, Conversano, Saluzzo con le Terre del Monviso, presto potrebbe arrivare Grosseto e sicuramente altre ancora. Insomma, sarà una sfida dura da vincere e molto dipenderà dalla bontà del progetto che l’ amministrazione comunale presenterà al ministero dei beni culturali. Per questo è stato istituito un comitato tecnico scientifico, che ha cominciato a gettare le basi del progetto preliminare e che questa settimana farà un passaggio con alcune associazioni cittadine. Infatti l’ Arengo vuole far sì che il risultato finale sia quanto più possibile frutto di un percorso partecipato e condiviso, tanto che il sindaco Fioravanti ha anche chiamato a raccolta i suoi colleghi del territorio per far passare il messaggio della candidatura ascolana come quella dell’ intero Piceno.
L’ obiettivo è di avere una bozza del piano per la fine di quest’ anno e sarà inteessante capire quali saranno le direttrici lungo le quali si snoderà il progetto del comitato tecnico-scientifico. Di certo alcune recenti notizie positive potranno essere declinate in azioni concrete: l’ ultima in ordine di tempo è quella che riguarda l’ ottenimento del finanziamento da quasi 5,4 per la Fortezza Pia, il cui recupero è stato inserito tra i progetti ammessi a contributo dalla presidenza del consiglio dei ministri con i fondi dell’ otto per mille.
Quella del 2024 sarà una scelta molto importante, dopo che per il 2021 è stata confermata Parma (che aveva ricevuto il riconoscimento per il 2020) mentre per il 2023 il ministero ha indicato Bergamo e Brescia. Il 2022 sarà l’ anno di Procida, da poco scelta tra un ventaglio di candidature che comprendeva anche Ancona. Va ricordato che non si tratta «solo» di un titolo prestigioso perché l’ investitura prevede anche un finanziamento di un milione di euro per il vincitore.

















