Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Anacapri. Sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, si ferma anche la mobilità sull’isola azzurra: venerdì di disagi sulla terra dei Faraglioni per la manifestazione di protesta. L’astensione di 24 ore era stata indetta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e per il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali. Massiccia l’adesione anche a Capri dove dalle ore 8.30 in poi era praticamente impossibile muoversi a bordo un autobus del servizio pubblico che collega i due comuni isolani di Capri e di Anacapri. Il cento per cento dei bus di linea, infatti, è rimasto di fatto fermo fino alle ore 17, per poi tornare in attività e assicurare le corse della cosiddetta fascia di garanzia che andava dalle ore 17 alle ore 20. In serata, poi il nuovo stop dalle ore 20 a fine turno. Enormi difficoltà per il regolare svolgimento delle attività con tanti pendolari e lavoratori costretti a opzioni alternative per raggiungere il luogo di lavoro, dall’autostop ai mezzi privati oppure a piedi. Qualche chilometro, che divide Capri da Anacapri, da affrontare zainetto in spalla e scarpe comode. Una modalità che ieri era anche piacevole, in considerazione della splendida giornata con un sole e temperature miti. La paralisi della mobilità ha, comunque, condizionato le scelte delle persone che in molti casi hanno rivisto i programmi del venerdì che apriva il long week-end sull’isola azzurra. Il fine settimana che ha preso il via ieri, infatti, si prolungherà per molte categorie, scuole in testa, sino al martedì di Carnevale. Una sorta di mini-vacanza per numerosi capresi ed anacapresi che per molti è iniziata tirando fuori dai garage le proprie auto private in assenza dei mezzi pubblici per raggiungere il porto e imbarcarsi con la famiglia alla volta di località limitrofe