Fonte: Il Mattino – 27 maggio 2024
di Antonino Pane
Nessuno ha mai smesso di chiamarlo sindaco. Ad Anacapri il sindaco è uno e si chiama Franco Cerrotta. È sulla breccia dal 1990 e tra incarichi di consigliere, assessore, vicesindaco e sindaco, sono più di trent’anni che è un indiscusso leader politico dell’Isola di Capri. Sì, non solo di Anacapri, Franco Cerrotta è ascoltato da molti anche nel palazzo che sovrasta la Piazzetta. Certo, in passato non sono mancate posizioni diverse e anche contrapposte tra i due comuni. Ma quando si è trattato di lottare contro i disservizi della terra ferma il parere di Franco Cerrotta ha sempre contato parecchio. E ora, dopo un mandato come vicesindaco eccolo di nuovo sulla breccia. Capeggia la lista Anacapri con solo nove aspiranti consiglieri. «È giusto – dice Cerrotta – avere in Consiglio anche rappresentanti della lista di opposizione». Un sì deciso all’Area Marina Protetta, è un focus mirato sui trasporti marittimi e terrestri a cominciare dalla funicolare Marina Grande-Anacapri, osteggiata dalla lista capeggiata da Ciro Lembo a Capri. Un’opera importare, che diventa essenziale se si percorrere a piedi l’unica strada tra Anacapri e Capri e si rischia di rimanere stritolati ogni volta che si incontrano due minibus. «Gli interessi di Anacapri – dice – spesso non coincidono con quelli di Capri, ma non vuol dire che non dobbiamo mirare sempre al meglio per quanto riguarda la mobilità. Gli ospiti su quest’isola devono arrivare, questo è certo; farli arrivare senza disagi vuol dire investire sul futuro. Dobbiamo far crescere più che possiamo i like. La nostra isola è amata e conosciuta nel mondo; la mission degli amministratori pubblici deve essere mirata sulla godibilità. Solo così il mito continuerà a produrre effetti straordinari». Anche Anacapri guarda con preoccupazione all’over tourism. Oggi questo comune a fronte di 806 posti letto in albergo censisce 129 affittacamere, 386 B&B, 111 case vacanze, 13 country house, 332 locazioni brevi per oltre mille posti letto. «Questa materia – dice Cerrotta – è disciplinata da leggi. A noi, però, spetta il compito di vigilare sul pieno rispetto delle normative. Certo non si può sopportare che una famiglia di Anacapri sia costretta a trasferirsi sulla terra ferma perché non trova casa sull’isola». Altro tema molto a cuore a Cerrotta è la fragilità. «Ci sono tante persone anziane e molte vivono una situazione di disagio fisico. L’amministrazione ha il dovere di assistere queste persone che, proprio perché vivono su un’isola, vedono moltiplicarsi i problemi».
LE BATTAGLIE
Oltre all’Area Marina Protetta, Cerrotta guarda anche alla transizione ecologica e alla difesa totale dell’ambiente. «Bisogna far collimare – sottolinea con forza – gli interessi dei nostri imprenditori con quelli della tutela ambientale di questo paradiso in cui viviamo. Le sfide che ci aspettano sono tante, la consapevolezza che dobbiamo affrontarle è già deciso passo avanti».
L’ANTAGONISTA
La lista antagonista a quella di Cerrotta, si chiama Anacapri Responsabile ed è capeggiata dalla candidata sindaca Stefania Pelli. Nessuna contrapposizione netta con l’altra lista ma solo voglia di scendere in campo per aiutare soprattutto i giovani, «vero punto di forza – dice – della nostra isola». Stefania Pelli fa dell’impegno politico una missione: «Bisogna impegnarsi – sottolinea – è troppo facile criticare e pensare solo a curare i propri interessi. Anacapri è una piccola comunità, tutti dobbiamo dare una mano». I giovani e il futuro. Un punto lo segna sicuramente Lorenzo Coppola, il giovane presidente di Federalberghi Isola di Capri. In una nota parla senza mezzi termini di mettere la parte le dispute e pensare, uniti, al bene dell’isola. Lorenzo Coppola ha affrontato anche la questione funicolare. «Capri e i capresi – dice nella nota – non meritano una politica che passa gli anni a parlare di funicolare si o no come se fosse un referendum. Capri è in particolare i cittadini di Marina Grande che vivono in uno dei borghi marinari più belli del mondo e devono essere salvaguardati dal caos. Non è detto che sia sbagliato non fare la funicolare, ma a patto che venga sostituta da una soluzione migliore che per adesso pare non sia stata individuata».


















