Fonte: Il Mattino – 25 agosto 2025
di Anna Maria Boniello
Ha superato il secolo ma non lo dimostra. Quest’anno la “settembrata” anacaprese festeggia i suoi 102 anni di vita. Nacque nel 1923 da un’idea di un gruppo di villeggianti famosi e non ed un piccolo nucleo di intellettuali ed artisti, tra questi quelli che diedero vita al futurismo come Marinetti, Clavelle, Depero, Libero Bovio, Emilia Gubitosi, Alfredo Casella che trascorrevano la loro lunghissima vacanza nel verde dell’albergo anacaprese Eden Paradiso, che oggi ospita i locali del Centro Multimediale dedicato all’albergatore visionario Mario Cacace, da tempo scomparso.
L’INIZIATIVA
L’iniziativa di coinvolgere tutto il paese in una festa nacque da un’idea del Comune e continua anche oggi nell’era della tecnologia. La “settembrata” coincide con la fine dell’estate nell’ultima settimana di agosto e
continua nell’era della raccolta dei prodotti agricoli nel mese di settembre, infatti l’elemento principe, il motore che muove tutto l’indotto intorno è la raccolta dell’uva da cui si estrae il pregiato nettare, e quella dell’olio, l’alimento principe che ha nutrito e nutre intere generazioni di isolani, le cui piante crescono sulle fiancate delle colline di Anacapri, tanto che il Comune è stato incluso nell’elenco delle città dell’olio e ben sette tipi di oli sono stati inseriti nella Guida agli extravergini di Slow Food Italia. Sette tipologie diverse a cui è stato dato nome dai loro proprietari, tutti soci dell’Associazione L’Oro di Capri, che viene guidata dal Presidente Socio Onorario Gianfranco D’Amato.
LA SFILATA
E anche quest’anno non mancherà la sfilata dei carri ispirati a siti sparsi all’interno del territorio anacaprese. Angoli suggestivi ed unici quali il Faro di Punta Carena, un emblema significativo per la nostra isola e che si annovera tra i fari più importanti d’Italia per dimensioni e potenza ed occupa la seconda posizione dopo il Faro di Genova, ed ancora la Torre Materita un’antica torre medioevale, oggi trasformata in villa, edificata dai monaci della Certosa di San Giacomo per difendere sé stessi e la popolazione dalle incursioni dei terribili corsari turchi, a cuì si aggiunge il Castello Barbarossa così chiamato a causa del soprannome del corsaro ottomano Khayr al-Dn, ed infine la “Scala Fenicia”, la lunga e ripida discesa in pietra composta da 921 scalini che unisce il porto di Marina Grande con il centro abitato di Anacapri. Mentre nel pieno del centro storico invece lungo via Orlandi saranno posizionati dei pannelli raffiguranti siti storici di Anacapri, con interventi musicali e la partecipazione di numerosi figuranti, abbigliati con i costumi dell’epoca. Infine il 29 agosto ed il 2 settembre saranno organizzati due percorsi enogastronomici, per le strade di Caprile, quel rettilineo che dal centro del paese conduce all’inizio della strada che porta alla Grotta Azzurra e al faro, ed in tutte le altre stradine del centro antico di Anacapri, lungo i quali saranno esposti i banchetti con pietanze locali da offrire ai partecipanti. Al calar del sole inizieranno nei vari punti piccoli e grandi spettacoli musicali e di intrattenimento vari.