Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Ad Anacapri arriva la fortuna. La dea bendata, infatti, è sbarcata sul comune alto dell’isola azzurra premiando un anonimo giocatore che ha vinto cinquantamila euro nell’ultimo concorso del 10eLotto, centrando un 9 oro. Un colpo da grande campione, visto che tra l’altro, la giocata ammonta ad appena tre euro. Una vittoria ad Anacapri, a distanza di poco più di un anno da un altro tentativo andato a buon fine sempre nell’ambito dei giochi. Ad Anacapri, infatti, nel luglio 2020 oltre ventimila euro sono stati conquistati con il SuperEnalotto. Un premio esattamente di 21.682,66 euro ad un giocatore isolano che in quell’occasione aveva convalidato la sua schedina al Nautilus Caffè. In poco più di un anno, dunque, esattamente in quindici mesi, sulla parte alta dello scoglio caro all’imperatore Tiberio la dea bendata ha consegnato oltre settantamila euro, centoquaranta milioni delle vecchie lire. E se ancora non si conosce l’identità del fortunatissimo, è immediatamente scattata, come sempre avviene soprattutto nelle località di provincia con un numero basso di abitanti, dove il paese è piccolo e la gente mormora come diceva l’indimenticabile Giorgio Faletti nella trasmissione cult Drive In in onda su Italia 1, la caccia al vincitore. E parafrasando un’altra perla, questa presa dal mondo del cinema con il barista Walter nell’esilarante film Al bar dello sport, ad Anacapri non mancherà il moviolone per ricostruire l’identità del vincitore. Lo vedo, vedo la mano che mi da la schedina tentava di ricordare l’attore Armando Russo in arte Tognella talentuoso caratterista nel film con Lino Banfi e Jerry Calà. Lo stesso gioco che scattò sull’isola azzurra, questa volta a Capri quando nel 2017, con una giocata sempre al Superenalotto alla cartolibreria Faiella, a pochi passi dalla piazzetta, che fruttò ad un caprese una vincita di un milione di euro. Un montepremi analogo a quello vinto nel 2011 da un altro caprese che si aggiudicò un milione di euro, in quell’occasione con il gioco Win for Life, oltre ad una rendita di seimila euro al mese per vent’anni.



















