Mariano Della Corte. Capri – Si è aperto il sipario sulla stagione turistica caprese con il rito dell’alzabandiera del Grand Hotel Quisisana. A mezzogiorno in punto sulla terrazza che si affaccia su via Camerelle sono state issate le bandiere di ogni nazione e dell’Unione Europea a simbolo della clientela internazionale che soggiorna nell’albergo a 5 stelle lusso. Accanto al vessillo del Grand Hotel Quisisana e della Leading Hotels svettavano quelli del Comune di Capri, e della Fondazione Capri, della Ferrari e del Napoli, passioni sportive della famiglia. La celebrazione ha avuto luogo in una pausa che la pioggia battente che ieri ha flagellato l’isola, accolta quasi come uno scaramantico segnale propizio per la nuova stagione turistica isolana, che nelle prossime settimane entrerà nel vivo. Una novità all’insegna della continuità nella cerimonia di quest’anno, che si ripete puntale dal 1982 quando il capostipite Mario Morgano acquistò il Quisisana, è stata la nuova generazione della storica famiglia di albergatori isolana, in prima linea ad issare i vessilli sulla terrazza dell’Hotel insieme all’intero staff dell’albergo, fra gli applausi del parterre di invitati che includevano in rappresentanza delle istituzioni, l’ assessore alla turismo Marino Lembo, ed esponenti del mondo dell’imprenditoria isolana, ai quali si sono aggiunti i turisti che passeggiavano per via Camerelle che, unico neo della giornata di festa, si presentava con una veste diversa a causa del protrarsi della chiusura invernale da parte delle tante griffe, fatta eccezione per le storiche Gucci e Bottega Veneta che da anni sono pioniere dell’apertura continuata anche in pieno inverno. E assieme al Quisisana, hanno già aperto i battenti e sono pronti ad accogliere i turisti anche i 4 stelle Excelsior Parco, Gatto Bianco, La Floridiana, La Minerva ed il Regina Cristina. Poi aprirà il primo aprile un altro gioiello del portfolio della catena di alberghi della famiglia Morgano, il piccolo ma lussuosissimo Hotel La Scalinatella, a cui faranno seguito, a ridosso delle festività pasquali tutti i cinque stelle, dal Capri Palace di Anacapri e il Melia’ Villa Capri ed il Caesar Augustus, ai J.K Place, Tiberio Palace, Punta Tragara e Villa Marina. E via via, sin dalla prossima settimana, l’ “Azienda Capri” tornerà a funzionare a pieno ritmo, con anche le altre strutture che apriranno i battenti, dagli alberghi ai bed and breakfast e le case vacanze, fino ai ristoranti, bar, night club, per una stagione turistica, che nelle speranze degli addetti ai lavori, potrà scacciare i venti di crisi globale, che fortunatamente nel corso degli ultimi anni hanno solamente lambito l’isola, che si conferma puntualmente una delle mete preferite dai turisti italiani e stranieri. Cartina di tornasole sarà il lungo ponte di Pasqua che, se verranno confermate le previsioni favorevoli del tempo, potrebbe far registrare se non un tutto esaurito, almeno ottimi numeri per quanto riguarda le presenze alberghiere sull’isola che si appresta a dare il benvenuto ai tanti turisti ed habituè che non mancano all’appuntamento con quelle che ormai sono definite a ben ragione prove generali d’estate. Ed intanto, non solo alberghi e boutique, a partire dal 1 aprile riapriranno anche le altre attrazioni turistiche. Ad Anacapri, riapre dopo il consueto periodo di chiusura invernale, la Casa Rossa, edificata dall’americano John Clay MacKowen, colonnello dell’esercito sudista, essa rappresenta la testimonianza della diffusione dello stile eclettico a Capri nel XIX secolo, caratterizzato dalla fusione di motivi architettonici e decorativi di diverse epoche e culture. Il museo ospita nel suo interno la pregevole collezione comunale di dipinti dell’Ottocento, tele che raffigurano i luoghi che hanno reso famosa Capri nel mondo attraverso firmati dai numerosi artisti che hanno frequentato l’isola in quel periodo. Il Museo è stato ulteriormente arricchito dal 2008 con l’esposizione delle statue romane della Grotta Azzurra, che sono state collocate in un’apposita sala per mostrare tutto il loro fascino ai turisti, regalando loro la suggestione della magia dei marmi nell’azzurro intenso del favoloso antro che fu il ninfeo dell’Imperatore Tiberio.