Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Al via il “Capri book festival”. Prendendo spunto da altri festival e rassegne di promozione della lettura e dell’editoria, nazionali e internazionali, Bruno Flavio e Manuela Schiano con l’associazione Polis 3.0 dopo le rassegne culturali annuali e degli Incontri danteschi isola di Capri (giunti alla terza edizione), hanno deciso di portare sull’isola azzurra anche se in una versione più ridotta rispetto alle realtà cittadine, una manifestazione dedicata al libro e alla lettura, “come evento individuale e collettivo, strumento imprescindibile di crescita culturale e civile di una comunità”. La kermesse si articolerà in due momenti, il primo si svolgerà tra il 22 e 25 aprile con incontri, presentazioni, letture in stretta collaborazione con le scuole. Il secondo si svolgerà tra maggio e giugno con mostre di illustrazioni, visite a biblioteche e archivi, e spettacoli.
Il festival si aprirà il pomeriggio del 22 aprile, nella Terrazza internazionale, con due Incontri d’autore, il primo con l’autore caprese, Renato Esposito, che racconterà al pubblico la genesi di due testi dedicati all’isola e al suo genius loci, il “Camaleonte Azzurro” e “Capritudine”, delle edizioni La Conchiglia, il secondo con Matteo Palumbo, professore di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico II, che presenterà insieme a Luca Ferraro e Andrea Manzillo il suo ultimo saggio dedicato ai più importanti esponenti del Romanzo italiano tra Ottocento e Novecento, Verga, Tozzi, Pirandello, Svevo, I soggetti della modernità, ES.
Il pomeriggio del 23 aprile sarà dedicato alla prima delle Presentazioni delle novità editoriali, alla Sala Pollio, la traduttrice Giulia Longo presenterà, con la giornalista Mirella Armiero, la raccolta di poesie dell’autrice danese Tove Ditlevsen “Una ragazzina che non vuole morire” Inoltre “Incontro d’autore”, con Paolo Giulierini, già direttore del MANN, che presenterà il suo ultimo libro “L’Italia prima di Roma” – Rizzoli, e la presentazione degli atti della Giornata di studi “Amedeo Maiuri: l’archeologia e il paesaggio storico del Golfo di Napoli”.