Fonte: lucianopignataro.it
di Marco Milano
Sostenere la crescita artistica degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, stimolare un dialogo proficuo tra le imprese e la creatività artistica, seguendo la tradizione del mecenatismo industriale italiano, e promuovere la collaborazione tra istituzioni culturali e aziendali per la valorizzazione dell’arte, creando nuove opportunità di scambio e di crescita reciproca. Questo lo scenario in cui si inserisce il Premio Caputo, l’iniziativa nata nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’azienda Mulino Caputo, fondata nel 1924 e rinomata a livello internazionale per la produzione di farine di alta qualità, affermando il suo impegno a promuovere l’arte e il talento delle nuove generazioni. Ideato da Valore Italia con Mulino Caputo, in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Banco di Napoli e Accademia di Belle Arti di Napoli, il Premio Caputo, alla sua prima edizione, ha visto la partecipazione degli studenti e ai neodiplomati dell’Accademia stessa che si sono confrontati sul tema Arte e Ciboattraverso varie discipline artistiche: dalla scultura alla pittura, dai video alla fotografia fino alle tecniche extramediali e alle installazioni.
Al centro delle opere dei giovani artisti la realtà di Mulino Caputo e i caratteristici “Vasci” napoletani, le abitazioni poste al piano terra dei grandi palazzi antichi dove ancora oggi si cucinano i piatti tradizionali da strada. L’obiettivo è quello di restituire l’estetica e la poetica di una cucina collettiva radicata in una storia millenaria, in linea con la visione ed i valori fondanti dell’arte bianca di Mulino Caputo. “La nostra famiglia ha deciso di istituire questo Premio perché la gastronomia rappresenta una componente essenziale del nostro patrimonio storico e culturale. Il Premio Caputo ha intrapreso un viaggio insieme ai giovani partecipanti, seguendo le orme dei nostri prodotti, chef, pizzaioli e pasticceri, che hanno portato nel mondo il modo di fare cucina napoletano. Solo i giovani, con la loro arte, con il loro sguardo pulito, innovativo, che sa comunicare agli altri giovani, possono rappresentare tutto questo e ciò che è davvero Napoli, città ricca di sfumature che meritano di essere raccontate. Oggi, grazie a queste opere, il nostro sogno si è realizzato. I giovani artisti hanno compiuto qualcosa di straordinario: Napoli è e deve rimanere un vulcano di idee, cultura ed emozioni, espressioni di vera qualità”, dichiara Antimo Caputo, Amministratore Delegato di Mulino Caputo. Nell’ambito della conferenza stampa odierna, presso la sede della Fondazione Banco di Napoli, è stata inaugurata la mostra realizzata dagli studenti e dai neodiplomati dell’Accademia, composta da tutte le opere in gara, e sono stati annunciati i tre vincitori del Premio – selezionati da una qualificata giuria di esperti – ai quali è stato assegnato un riconoscimento in denaro, pari a 3000 euro ciascuno, volto a sostenere il percorso di studi dei ragazzi o della loro carriera artistica. Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Caputo il collettivo Error 207 con “Eco”, opera che traduce nella sua rappresentazione tecnica e nel linguaggio artistico l’attenzione di Mulino Caputo verso le tematiche di sostenibilità ambientale, di responsabilità verso il territorio in armonia con le nuove scoperte tecnologiche e scientifiche, Biagio Salvati con “Sacro Caputo”, per avere sacralizzato ed eternizzato la Spiga come reliquia ed essenza dell’identità aziendale di Mulino Caputo e Luyao Wang con “La pizza della mamma”, per la capacità dell’opera di esprimere in modo toccante e innovativo l’universalità del legame affettivo e familiare attraverso il cibo, la pizza, come valore di icona internazionale. Premiata con una menzione speciale anche Ylenia Rongo con “Scannerizzami”, per avere sottolineato con forza la responsabilità sociale dell’artista di imporre all’attenzione del pubblico le aberrazioni del nostro tempo.