Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Fabiana Cacace, anacaprese aggredita insieme al suo cane da un Pitbull a Napoli qualche giorno fa.
Buongiorno,volevo segnalare uno spiacevole episodio che a mio avviso deve essere messo all’attenzione di tutti.Venerdì 8 Luglio arrivavo a Napoli da Milano. Mentre dalla Stazione Garibaldi mi recavo a Calata Porta di Massa, alle ore 20,15 circa a Napoli su Corso Umberto, poco prima della fermata Duomo, io ed il mio cagnolino di taglia piccola (il suo nome è Diego) siamo stati aggrediti violentemente da un cane libero, probabilmente abbandonato. Il cane (credo si trattasse di un Pitbull) si è fiondato sul mio cagnolino prendendo la sua testa nella bocca e senza mollarlo. Il mio povero Diego piangeva, io urlavo chiedendo aiuto e intanto tentavo di togliere il mio cane dalla sua bocca ma lui ha morso anche me sulla mano. Alla fine il proprietario di un negozio di Corso Umberto con suo figlio mi hanno aiutata, salvando il mio cane e me.Mi sono recata d’urgenza in clinica veterinaria grazie ad un taxista che si è mostrato gentile ed onesto. Quando nessun taxista si fermava (in quanto ero sporca di sangue e con un cagnolino), questo taxista non solo si è fermato ma mi ha portata in giro per Napoli alla ricerca di una clinica veterinaria aperta (in quanto le prime due erano chiuse). Sono stata in taxi circa una quarantina di minuti e lui cercava per me le cliniche veterinarie, mi supportava moralmente (ero agitata e sotto shock) e mi ha aiutata in tutti i modi possibili.Alla fine non voleva neanche essere pagato.Arrivati in clinica si sono immediatamente presi cura di Diego: fortunatamente è vivo e non ha subito danni permanenti. Proseguirà con le cure di cui ha bisogno a casa. Riguardo me un mio caro amico mi ha portata in pronto soccorso. Il Fatebenefratelli aveva il pronto soccorso chiuso in quanto dicevano c’era stato un caso di covid. Ci siamo così recati al Sanpaolo dove sono stata disinfettata e mi è stato detto che necessitavo dell’ antitetanica ma che ‘non la facevano più’. Mi hanno detto che potevo recarmi in una farmacia di turno, prenderla e farmela sul sedere.Ho acquistato così a mie spese l’antitetanica alla farmacia di turno che mi è stata iniettata dalla madre del mio amico.Attualmente ho la mano gonfia e dolorante e anche io proseguiró con le cure.
Ho inoltre saputo che il cane che ci ha aggrediti ha successivamente aggredito altri due cani e non è ancora stato preso. Ho segnalato questo episodio per tre motivazioni.1. La prima è che il cane che ci ha aggrediti è ancora in giro libero ed è molto pericoloso. Purtroppo la colpa non è mai degli animali ma degli umani in quanto questo cane avrà sicuramente una storia triste alle spalle e dei traumi. Ciò che è certo è che va però recuperato ed aiutato prima che procuri danni irreversibili ad altri animali, persone e a lui stesso. Sarà sicuramente impaurito e spaventato. 2. La seconda è che vorrei ringraziare il proprietario del negozio (‘uomo boutique’ mi sembra sia il nome) e suo figlio che hanno messo a repentaglio la loro incolumità per aiutarci è che hanno salvato la vita di Diego. Vorrei anche ringraziare il taxista che non riesco a ritrovare, per ringraziarlo a voce o di persona. Anche lui ha salvato il mio cane ed è stato una persona onesta. Spero qualcuno riesca (magari attraverso questa lettera) a trovare entrambi, a dirmi i loro nomi e a ringraziali anche pubblicamente in quanto atti di solidarietà, onestà e coraggio vanno sempre quantomeno elogiati. Oggi non se ne vedono molti in giro3) Terzo ma non ultimo: questo episodio mette ancora una volta in evidenza il fenomeno del randagismo e dell’abbandono degli animali. Queste sono solo alcune delle gravi conseguenze.
Fabiana Cacace