Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Superare lo stallo dei condoni edilizi ad Anacapri e nelle isole della Campania. A chiederlo è il sindaco Franco Cerrotta con una nota ufficiale al Presidente della Regione Campania, Roberto Fico. Obiettivo del primo cittadino del comune alto dell’isola azzurra è quello di richiamare “l’attenzione sulla persistente criticità legata alla definizione dei condoni edilizi”. Il riferimento normativo è alle sanatorie introdotte dalle leggi n. 47 del 1985 e n. 724 del 1994 e tuttora pendenti. Il sindaco di Anacapri ha invitato, inoltre, i comuni di Capri, Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno, Procida e Serrara Fontana, “laddove condividano l’impostazione, a rappresentare analoghe istanze alla Regione, con l’obiettivo di costruire una posizione unitaria dei Comuni delle isole campane”. Sul tavolo del nuovo Governatore della Campania, dunque, un’iniziativa che nelle intenzioni del primo cittadino anacaprese “mira ad avviare un’interlocuzione politico-istituzionale finalizzata a sbloccare finalmente una piena normalizzazione urbanistica, il cui ritardo produce gravi ricadute sui cittadini e sull’azione degli enti locali”. Nel documento è stato evidenziato come per il comune di Anacapri a fronte di quasi duemilaseicento istanze di condono, soltanto meno di seicento risultano a tutt’oggi evase. “I dati dimostrano – spiega il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta – che, in assenza di un cambio di passo, sarebbero necessari ancora diversi decenni per giungere alla loro definizione, con effetti paralizzanti sull’amministrazione e sull’economia locale. Le ragioni di tale stallo sono riconducibili principalmente alla complessità delle procedure in atto e, in particolare, al parere obbligatorio della Soprintendenza, oggi chiamata a valutare interventi realizzati circa quarant’anni fa, e quindi in contesti territoriali profondamente mutati. Ciò espone le pratiche a un elevato rischio di diniego e, in conseguenza di ciò, all’attivazione di procedure di demolizione tardive, le quali avrebbero e hanno avuto effetti sociali e paesaggistici sproporzionati”. Riqualificazione ambientale invece di demolizioni automatiche, questa la tesi del Comune di Anacapri che ha messo nero su bianco nella nota come il “criterio dirimente nell’evasione delle pratiche debba essere la conformità volumetrica dell’immobile rispetto a quanto dichiarato nella domanda originaria, in coerenza con l’evoluzione della normativa urbanistica”. Definire i condoni edilizi ad Anacapri, quindi, favorendo la riqualificazione del territorio e la tutela del paesaggio. Così facendo “si ritiene di poter incidere positivamente anche sulle condizioni sociali e psicologiche di numerose famiglie – spiega il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta dichiarandosi disponibile al confronto a livello regionale per affrontare in modo organico e definitivo una questione non più rinviabile – contribuendo altresì alla normalizzazione urbanistica di fabbricati da destinare, in modo progressivo e regolato, alla mitigazione della crisi abitativa”.


















