Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Da Anacapri al Cardarelli di Napoli per ustioni di terzo grado ma non in pericolo di vita, i locali vittima dell’incendio sotto sequestro. E’ questa la situazione dopo la vicenda di una donna anacaprese vittima di una tragedia fortunatamente soltanto sfiorata, l’altra sera nel comune alto dell’isola azzurra. Ora della canonica cena, la maggior parte degli isolani che si riunisce nella propria abitazione, il calare della stagione turistica e l’inizio della tranquillità autunnale, poi un boato a squarciare la quiete, lo scoppio presumibilmente di una bombola di gas ed il conseguente incendio. Ad essere interessati i locali nelle disponibilità della parrocchia di Santa Sofia in via Trieste e Trento, nei quali la donna ed il marito avevano ricevuto ospitalità a seguito di difficoltà economiche. L’intervento è stato portato avanti dai vigili del fuoco e dai carabinieri della stazione di Anacapri. Sul posto presente subito anche il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta. La donna, sessantacinquenne, dopo un primo trasporto all’ospedale Capilupi di Capri è stata trasferita per ustioni di secondo e terzo grado agli arti inferiori e superiori, al Centro Grandi Ustioni del Cardarelli di Napoli, ma cosciente e non in pericolo di vita. I carabinieri dell’isola di Capri, coordinati dalla Compagnia di Sorrento, dopo il trasferimento nella notte, hanno, poi, posto sotto sequestro preventivo i tre locali dove si è sviluppato l’incendio per accertare la dinamica dell’accaduto. Il locale dove sono divampate le fiamme di proprietà della Parrocchia di Anacapri ha subito ingenti danni. Ieri è stato ascoltato dagli inquirenti tra gli altri anche il parroco di Anacapri, scosso per quanto accaduto. Il boato e l’incendio, infatti, hanno provocato notevole spavento tra i residenti della zona che si sono, in qualche caso, anche riversati in strada per timore di ulteriori conseguenze.