Fonte: Metropolis
di Marco Milano
ANACAPRI – Ad Anacapri giovanissimi corrono a velocità folle, una “gara” che viene fermata dall’intervento dei Carabinieri. Sera, buio, una strada lontana dal centro di Anacapri e che collega con il Faro dell’isola, diventa teatro di una pericolosissima performance su due ruote a quasi centosettanta chilometri orari. Una sfida con tanto di videoripresa condivisa dagli stessi partecipanti sui social e divenuta ben presto virale, in particolare Tik Tok. A mettere fine ad una vicenda che poteva trasformarsi in tragedia è stato l’intervento dei Carabinieri della stazione di Anacapri e dei vigili della Polizia Municipale anacaprese. I militari attingendo dai video pubblicati sul web riuscivano a stabilire la dinamica dei fatti messa in atto dagli incauti giovani e più specificatamente una competizione che prevedeva sia i motociclisti, che i ruoli di starter e di video-operatore. Una volta identificati e rintracciati nei confronti dei giovani a vario titolo coinvolti sono state elevate le relative ammende in ottemperanza a quanto contemplato dal Codice della Strada. Inoltre sull’episodio è stato aperto un fascicolo. Intanto anche se in rete gli autori dell’irresponsabile gesto provvedevano a eliminare immediatamente la testimonianza video, ormai le immagini erano divenute virali e tanti genitori isolani manifestano tutto il loro sdegno e disappunto per quanto visto con il pericolo di una tragedia che poteva irrompere in qualsiasi momento a squarciare la tranquillità di un weekend caprese. Molti, inoltre, sono stati quelli che nei commenti sui social non hanno potuto fare a meno di ricordare come in passato anche sull’isola azzurra episodi analoghi dettati da superficialità abbiano avuto un epilogo drammatico. Sulla vicenda per fare da monito era intervenuto anche il deputato di “Europa Verde”, Francesco Emilio Borrelli, che segue sempre con particolare attenzione le tematiche legate alla sicurezza stradale, che aveva ricondiviso il video della corsa anacaprese sui propri profili social.
