Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Napoli, Maria Laura Ciollaro, ha disposto il rinvio a giudizio di sedici imputati, accusati di concorso in abuso di ufficio e falso. Il processo avrà inizio il prossimo 3 maggio, dinanzi alla Settima Sezione Penale del Tribunale. La vicenda, in particolare, riguarda presunte irregolarità commesse dall’Ufficio Tecnico di Capri, nell’ambito delle valutazioni effettuate relativamente ad una serie di domande di condono, per la sanatoria di immobili abusivi. Secondo l’accusa, il responsabile dell’ufficio edilizia privata, oggi non più alla scrivania di dirigente di tale incarico in seno al municipio isolano, avrebbe rilasciato dodici titoli abilitativi postumi, senza considerare che gli immobili abusivi sanati si trovassero in zona a rischio di dissesto idrogeologico e che, pertanto, fosse necessaria una relazione di un geologo abilitato, che escludesse la sussistenza di pericoli per la pubblica incolumità. Nel corso dell’udienza preliminare, gli imputati (difesi dagli avvocati Mario Del Savio, Bruno Botti, Giancarlo Mariniello, Francesco Benetello, Claudio D’Aniello) hanno provato a demolire il castello di accuse, evidenziando, da un lato, la correttezza dell’operato del dirigente dell’ufficio comunale e, dall’altro, l’assoluta mancanza di responsabilità, in capo ai privati beneficiari dei provvedimenti di sanatoria ed ai tecnici che avevano redatto le relative istanze. Il P.M., dal suo canto, ha insistito nella richiesta di rinvio a giudizio, evidenziando, in particolare, come il consulente tecnico nominato durante la fase delle indagini avesse ricostruito con precisione l’intera vicenda, facendo emergere le irregolarità commesse. Il Gip ha ritenuto che la vicenda meritasse l’approfondimento dibattimentale ed ha, pertanto, ordinato il rinvio a giudizio. Ovviamente, nel corso del processo che avrà inizio nella prossima primavera, gli imputati avranno la possibilità di dimostrare la loro estraneità rispetto ai fatti contestati, producendo documentazione ed indicando testimoni che confermeranno la correttezza del loro operato