Fonte: Il Mattino.it
di Anna Maria Boniello
“A distanza di circa trent’anni il comune di Capri riprende una vecchia ed antica tradizione, il falò chiamato in dialetto “o’ Fucarazz” nel giorno in cui si festeggia San Sebastiano, che inspiegabilmente – dichiara il Sindaco Paolo Falco – era stata abbandonata. Infatti, l’iniziativa viene promossa dalla Città di Capri, e si inquadra nell’opera di recupero delle tradizioni popolari e culturali dell’isola, spesso tramandate oralmente di padre in figlio e delle quali sta per perdersi completamente la memoria”. Nella nota pubblicata sulla pagina del comune vengono spiegati i motivi che ha portato l’amministrazione a riprendere la tradizione, che affonda le origini del “Fucarazzo” in piazzetta il 20 gennaio, data in cui si festeggia il Santo, ritrovato in antichi documenti che narrano dell’esistenza di una Cappella dedicata a San Sebastiano, ci consentono di risalire alla forma originaria dell’antica tradizione popolare. È noto, infatti, che nell’anno 1656 l’isola, come del resto anche la città di Napoli, fu colpita da una micidiale epidemia di peste che decimò le due comunità; pare che i morti fossero stati 350 su una popolazione di 755 persone a Capri e 115 su una popolazione di 833 abitanti in Anacapri. Il paese fu messo letteralmente in ginocchio tanto e vero che, deceduti tutti i sacerdoti a causa del morbo, il Vescovo Mon. Paolo Pellegrino fu costretto a chiedere l’intervento dei Padri Certosini per amministrare i sacramenti ai moribondi. Passata la peste, i cittadini superstiti, forse per adempiere ad un voto fatto nel momento in cui infuriava più virulenta l’epidemia, edificarono una Cappella a San Sebastiano, che era ritenuto protettore degli appestati, nelle vicinanze della porta della Città, forse sotto l’arco che mette in comunicazione la Piazza con Via Acquaviva; non a caso proprio in questo supportico esisteva un quadro raffigurante il Santo che, molti anni fa, fu trafugato e poi sostituito con uno nuovo, attualmente visibile – spiega il documento reso pubblico dall’amministrazione, con un comunicato stampa – invito. L’ultimo “fucarazzo” venne acceso nel giorno della festa del santo nel 1998 dall’Assessorato al Turismo del Comune di Capri, che quest’anno attraverso il progetto del recupero delle tradizioni ha inteso riprendere l’antico rito che si terrà lunedì alle 17.30 quando al centro del salotto del mondo verrà riacceso “O’ Fucarazzo” a cura del Comune.