Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri sarà possibile “visitare” il sarcofago di Crispina. Una nota ufficiale dei Musei e Parchi Archeologici di Capri ha, infatti, reso noto che è stato siglato un accordo con la famiglia Ruocco “per il trasferimento e l’esposizione del prestigioso sarcofago romano, un manufatto in marmo di straordinario valore storico e artistico databile al II secolo d.C.”. Il sarcofago sarà presto esposto al Museo Archeologico della Certosa di San Giacomo dove sarà sottoposto a una valutazione conservativa preliminare e successivamente inserito in un percorso espositivo dedicato alla storia romana del territorio. “Crispina Brutia, appartenente a una nobile famiglia lucana legata alla dinastia antonina, fu data in sposa appena diciottenne al giovane imperatore Commodo – viene spiegato nel documento – Per quattordici anni ricoprì il ruolo di imperatrice di Roma. Il suo destino fu segnato dalle accuse di adulterio mosse dal marito, che, non avendo avuto da lei un erede, la fece allontanare da Roma e relegare a Capri dall’anno 182 d.C. fino alla morte. Il sarcofago, trovato nella chiesa di San Costanzo nel 1810, fu subito attribuito all’imperatrice poiché all’interno fu trovata deposta una donna con pregiatissimi abiti. In realtà non si tratta di Crispina, ma per questa tradizione ottocentesca il manufatto in marmo costituisce uno degli oggetti più identitari di Capri. Fu conservato fin dalla fine dell’Ottocento presso l’Hotel Grotte Bleue, oggi non più esistente. Grazie alla disponibilità della famiglia Ruocco, che ne ha garantito la tutela per generazioni fino ad oggi, il reperto potrà essere fruibile al pubblico e alla comunità scientifica”. L’accordo rientra in un piano di valorizzazione del patrimonio culturale dell’isola azzurra e “conferma l’impegno dell’Istituto nel rendere accessibili al pubblico opere di straordinaria rilevanza storica e artistica”.


















