Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – A Capri parte la stagione turistica, allarme alloggi, alla pari delle Cinque Terre, Venezia e Firenze, “stanno diminuendo i residenti, diventa impossibile affittare una casa”. L’isola azzurra ha tagliato alla grande l’ideale nastro inaugurale della stagione 2023 registrando, sia per le vacanze pasquali che per il “ponte” che si chiude oggi, dati a dir poco positivi. Pienoni, boom di prenotazioni e richieste per alberghi e ristoranti, il tutto nonostante il clima sia ancora piuttosto capriccioso. Insomma non ci si potrebbe proprio lamentare se però non si andasse ad analizzare il rovescio della medaglia, ovvero l’annosa questione dei numeri di arrivi rapportati alle dimensioni del territorio. Un problema che è stato sollevato nei giorni scorsi anche dalle Cinque Terre, dove anche si sta verificando una similare situazione, cioè grande successo turistico, dati record di visitatori, ma congestionamenti e pericolo “tilt” per servizi e infrastrutture che non sono pronti per tali adunate oceaniche. E anche Venezia e Firenze, per quanto con una maggiore estensione geografica, stanno soffrendo le stesse criticità, tanti turisti che andrebbero inquadrati in una organizzazione diversa di spazi. A pioggia, poi, per quanto concerne le sopracitate località, così come Capri, la ricaduta dei grandi dati derivanti dal settore terziario, vuol dire anche tanta locazione ad uso transitorio, ma poca, pochissima possibilità di reperire un alloggio per fitti pluriennali destinato a famiglie o ad aziende che devono garantire un posto letto ai propri dipendenti non residenti. “Stanno diminuendo i residenti, diventa impossibile affittare una casa – aveva dichiarato qualche giorno fa la sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia – stiamo perdendo l’identità culturale che ci ha portato a essere così apprezzati”.