Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – A Capri la Parrocchia attua il “licenziamento per giusta causa” nei confronti di una collaboratrice della casa di riposo. Giovanna Acampora, per ventotto anni impiegata con varie mansioni alla casa di riposo per anziani San Giuseppe di Capri, struttura di proprietà della Parrocchia, gestita oggi dalla Fondazione San Costanzo, ha ricevuto la corrispondenza con la quale il suo rapporto di lavoro veniva interrotto contestandole un comportamento “lesivo del rapporto fiduciario posto a presidio del rapporto di lavoro”. Una decisione che la signora Giovanna ha annunciato di impugnare e di presentare ricorso al giudice del lavoro tramite l’avvocato Daniela Mocella che l’assisterà legalmente. “Io, licenziata e mandata via dal parroco di Capri, per motivazioni assurde – ha scritto Giovanna Acampora in una lettera aperta alla comunità di Capri – tutto è nato da un mio messaggio vocale whatsapp che, disperata per le richieste di aiuto degli anziani, avevo inviato al Vescovo e al sindaco, nel quale segnalavo che i poveri vecchietti erano infuriati per il ritardo con cui veniva servita la colazione e per le condizioni inaccettabili in cui si trovavano, senza assistenza, facendo riferimento al tardivo arrivo al mattino degli operatori della struttura, che provenivano dalla penisola sorrentina e che hanno preso il posto delle suore. Tutta l’isola di Capri mi conosce, compresi i sindaci dei comuni che si sono succeduti, sa quanto amore e devozione ho messo nel mio lavoro, con quanta cura e passione lavoravo alla casa di riposo facendo praticamente di tutto, anche l’inserviente, fin oltre le mie mansioni – scrive ancora Giovanna Acampora nella missiva sottoscritta con l’assistenza legale dell’avvocato Daniela Mocella – ho visto gli anziani in difficoltà e ho chiesto aiuto come avrebbe fatto chiunque: in tutta risposta sono stata cacciata”.