Fonte: Roma
di GINEVRA BERETTA
ALLA FONDAZIONE SMZ UN INCONTRO DEDICATO AL VOLUME “CON LORO, COME LORO”, TESTIMONIANZA DIRETTA DAI LUOGHI DI GUERRA
La Fondazione SMZ di Capri ospiterà mercoledì 28 agosto alle ore 19 la presentazione del libro “Con loro, come loro” (Edizioni Paoline, 2024) di Gennaro Giudetti (nella foto), scritto insieme alla giornalista Angela Iantosca. L’appuntamento, che si terrà nella sede di via Monsignor Carlo Serena, intende offrire una riflessione sul dramma dei conflitti attraverso il racconto diretto di chi li ha vissuti sul campo. Giudetti, operatore umanitario dell’Oms, è impegnato da oltre quindici anni in scenari di guerra ed emergenza ed è attualmente a Gaza. Nel volume, già vincitore del Premio giornalistico “Nadia Toffa”, l’autore descrive la condizione di donne e bambini in fuga, restituendo storie e volti spesso ridotti a numeri. È un racconto intenso che raccoglie gli anni trascorsi accanto a chi si trova ai margini, offrendo una testimonianza che intreccia sofferenza e resistenza. La nuova edizione del libro, ampliata con un capitolo inedito dedicato a Gaza, presenta anche una postfazione di Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo e attivista per i diritti umani. A dialogare con Giudetti sarà mons. Vincenzo De Gregorio, che proporrà un approfondimento storico e religioso sul conflitto in Palestina, mentre il giornalista Renato Esposito curerà la moderazione. Durante la serata sarà possibile acquistare copie del volume: i proventi saranno destinati interamente a Operazione Colomba, corpo civile di pace impegnato da anni nei luoghi di conflitto. L’iniziativa della Fondazione SMZ, oltre a rappresentare un momento culturale di rilievo, si configura così come occasione di concreta solidarietà. La biografia di Giudetti, costellata da missioni in Afghanistan, Siria, Yemen, Congo, Repubblica Centrafricana e Haiti, oltre che da operazioni di ricerca e salvataggio nel Mar Mediterraneo, restituisce la misura di un impegno costante. Con «Con loro, come loro» l’autore porta a Capri non solo un libro, ma una voce che racconta le guerre attraverso gli occhi delle vittime, trasformando la memoria in responsabilità collettiva.