Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – “L’Africa al centro della presidenza italiana del G7”. Il ministro italiano degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, da Capri, ha lanciato il messaggio del secondo giorno dei lavori dell’incontro che ha riunito all’ombra dei Faraglioni i big dei ministeri degli esteri. “Rilanciare il partenariato con l’Unione Africana – ha detto Tajani – lavoriamo insieme per rafforzare il contrasto alle migrazioni irregolari, favorendo la stabilità e la crescita. E ringrazio il ministro degli esteri della Mauritania – ha aggiunto Antonio Tajani che oggi lo ha ricevuto in rappresentanza della presidenza dell’Unione Africana – per la sua presenza”. E in attesa della conferenza di questa mattina che chiuderà il G7 targato Capri, la giornata di ieri, bagnata da qualche gocciolina di pioggia nelle ore del mattino in un’isola, comunque, già piena di turisti alla ricerca di sole e bel tempo, ha visto tra le altre cose l’incontro di Tajani con il ministro per l’Europa e gli affari esteri della Francia, Stéphane Séjourné con il quale il vicepresidente del consiglio italiano ha sottolineato di “lavorare insieme per la pace”. Sul tavolo dell’incontro, inoltre, la crisi in Medio Oriente, la guerra in Ucraina, lo sviluppo dell’Africa e la difesa comune europea. “Lavoriamo per favorire la pace e portiamo avanti la soluzione ‘due popoli due Stati’ – ha spiegato Antonio Tajani – e l’Italia è pronta a fare la sua parte così come in Libano, dove è stata dispiegata la missione Unifil al confine con Israele”. Al Grand Hotel Quisisana, perla della ricettività alberghiera caprese e location del vertice mondiale, inoltre, il numero due del governo Meloni e responsabile del dicastero della Farnesina ha svolto anche altri “bilaterali” come quello con la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock alla quale ha sottolineato l’importanza che “Israele non conduca alcuna azione sia contro l’Iran che a Rafah”. E l’auspicio “che si possa raggiungere un cessate il fuoco a Gaza in linea con la Risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza ONU, fondamentale per portare aiuti umanitari per la popolazione civile e favorire una de-escalation più ampia, di cui premessa importante è anche il rilascio di tutti gli ostaggi” è stato ribadito anche a David Cameron, durante il “bilaterale” con il ministro degli esteri della Gran Bretagna. “Difendiamo Israele, siamo amici di Israele ma vogliamo una de-escalation”, queste le parole di Tajani alla tavola rotonda a porte chiuse, sui due temi di stretta attualità, Medioriente e Ucraina. Per quanto concerne l’altro tema, “aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace”, queste sempre le parole di Tajani. Le riforme del “sistema finanziario internazionale”, gli investimenti nei paesi in via di sviluppo e nuove partnership volte alla risoluzione dei conflitti e alla resilienza alle sfide globali, in particolare il cambiamento climatico, poi, sono stati altri dei temi al centro dei lavori di Capri che si sono chiusi, ieri, con la tradizionale “foto di famiglia” ai Giardini di Augusto, la terrazza panoramica con vista mozzafiato sui Faraglioni e che sovrasta via Krupp, la caratteristica stradina intagliata nella roccia con i suoi zig-zag che conducono sino alla Torre Saracena. Oggi di buon mattino ultima riunione dei Ministri degli Esteri G7 nel Teatro del Grand Hotel Quisisana e a seguire la conferenza stampa finale della Presidenza italiana al Palazzo dei Congressi di Capri. Intanto a margine dei lavori va detto che il pranzo consumato dai ministri impegnati a Capri è stato ispirato alla tradizione. Lo storico chef executive del Grand Hotel Quisisana, Stefano Mazzone, ha fatto preparare come menù del giorno insalata caprese, penne al pomodoro e basilico, pezzogna al limone con scarole abbottonate e come dessert una torta diplomatica. La cena, invece, per i big della terra si è aperta con un antipasto a base di carciofi scottati in padella, a seguire ravioli al pomodorino fresco, spigola panata alla griglia, insalata di stagione. Chiusura dolce con la “Torta Cardinale 1936”, una sorta di delizia al limone realizzata per la prima volta in occasione della visita di un alto prelato quasi un secolo orsono, il tutto innaffiato da un bianco (Greco di Tufo) e un rosso (Brunello di Montalcino). Fuori programma, poi, il compleanno caprese del segretario di stato americano, Antony Blinken e della moglie, (i due sono nati rispettivamente il 16 e il 17 aprile) celebrato da Antonio Tajani con la musica dei Maneskin. Il ministro degli esteri italiano, infatti, ha voluto omaggiare con un disco della band rock romana ma molto conosciuta e in voga anche negli Stati Uniti, il funzionario di stato americano.