Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Per un matrimonio con rito cattolico tra due stranieri a Capri potrebbe pronunciarsi Papa Francesco. Sembra che possa finire sulla scrivania più importante della Città del Vaticano, infatti, il caso di una coppia residente in località estera ma legata all’isola azzurra alla quale non sarebbe stato concesso il beneplacito a pronunciare il fatidico sì con rito cattolico con sfondo i Faraglioni. Le unioni tra stranieri sulla terra cara all’imperatore Tiberio, infatti, sono numerose ma si tratta di riti civili o comunque di cerimonie non legate al culto religioso. Fotografie, sfilate in piazzetta, “nozze” in barca a bordo romantici gozzi, tutte immagini conseguenti a matrimoni “celebrati” in modalità civile con firme autografe dinanzi all’ufficiale di stato civile. Ma per il rito cattolico la situazione è diversa, anzi sembra che sia quasi impossibile per un cattolico straniero celebrare le nozze sull’isola azzurra. E così da poco più di due secoli, da quando la chiesa di Capri fa riferimento all’Arcivescovado di Sorrento-Castellammare, i matrimoni religiosi tra stranieri di fatto non si possono celebrare nella località resa celebre dalla Grotta Azzurra. A provare a chiedere una dispensa sarebbero persone vicine al figlio di Paolo Orlandi, origini italiane, nativo di Subiaco ma trasferitosi da sempre negli Stati Uniti, vero e proprio mecenate per tutti i capresi ai quali è profondamente legato, tanto da aver sostenuto varie iniziative benefiche a scopo sociale, tra le quali una gara di beneficenza per il Centro Anffas di Capri. Una vera e propria manifestazione che culminò con l’acquisto di un veicolo per trasporto disabili che reca la dicitura appunto dedicata alla famiglia Orlandi ed alla indiscutibile generosità espressa con questo gesto. Ma sembra che l’amore per l’isola non possa essere esteso anche con la cerimonia di amore per antonomasia, quel matrimonio con rito cattolico che Orlandi jr. avrebbe voluto, come il padre, che fosse ospitato nell’amata terra dei Faraglioni. Ora sembra che sia addirittura stato chiesto un intervento in questo senso da parte di Papa Francesco, per ottenere una “deroga” e consentire agli stranieri che possono unirsi attualmente in matrimonio sia in Vaticano che in località vicine come quelle della vicina diocesi di Amalfi, di potersi promettere eterno amore a Capri anche in caso di coppie che non risiedono nell’arcidiocesi di Sorrento.