Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Si indaga per capire le cause dell’affondamento davanti alla Grotta Azzurra. È ancora in corso l’accertamento per stabilire l’esatta dinamica dei fatti avvenuti ieri in tarda mattinata, lungo la costa di Capri, con un’unita in avaria che imbarcava acqua, e che si è parzialmente inabissata. Nessuna conseguenza del sinistro in mare, fortunatamente, visto che le due persone a bordo venivano tratte in salvo. Nello specchio acqueo vicino la grotta più famosa del mondo, dai colori dei riflessi in mare blu cobalto, ricordiamo che ad intervenire e prestare soccorso erano state alcune imbarcazioni in transito in zona e una motovedetta della Guardia Costiera dell’ufficio circondariale marittimo di Capri. E stando ad una prima fase degli accertamenti della Capitaneria di Porto, forse a determinare l’affondamento è stato un danno che si è creato sull’imbarcazione, come ad esempio la rottura dell’asse motore, ma senza che ci sia stata una collisione. Il gozzo di circa nove-dieci metri era stato preso a noleggio e a bordo c’erano due persone, uno skipper ed un ospite. Intanto continua l’attività dei militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Capri, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Campania, nell’ambito dell’Operazione “Mare e laghi sicuri 2025”. I militari, infatti, proseguono in questi e nei prossimi giorni nelle attività “volte a contrastare – come spiegato – ogni forma di illegalità in mare e lungo le coste dell’isola azzurra, nell’ambito delle specifiche competenze di polizia a tutela della libera ed ordinata fruizione di mari e spiagge, della sicurezza della navigazione commerciale e diportistica, dell’ambiente marino e della filiera della pesca”. Inoltre, vigilanza anche lungo la filiera della pesca, con ispezioni e controlli ai prodotti del mare sulle tavole.