Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Disagi sulle vie del mare. A Capri scatta la protesta di capresi e pendolari che ieri mattina erano intenzionati a partire per Napoli con il traghetto veloce in programma alle 10.20 ma sono rimasti, invece, in banchina a Marina Grande a causa della lunga fila alla biglietteria che ha rallentato il rilascio dei ticket. I passeggeri recatisi al molo di imbarco sono rimasti sorpresi perché, pur muniti di biglietto, non trovavano più il mezzo al porto visto che era già salpato ignorando il lieve ritardo che si era accumulato, non imputabile ai passeggeri che avevano regolarmente acquistato il titolo di viaggio. Le proteste sono state trasferite agli addetti al servizio ma, comunque, i viaggiatori per raggiungere la terraferma hanno dovuto attendere la partenza del traghetto Driade della Caremar, che rispetto alla nave veloce impiega circa 30 minuti in più. Un disagio che ha costretto i passeggeri a posticipare gli impegni a Napoli fra cui visite mediche ed adempimenti e in qualche caso ad annullare appuntamenti presi da tempo. L’episodio di ieri si aggiunge alle tante problematiche sulle vie del mare, in particolare con una serie di situazioni che si sono susseguite nelle settimane. Prima il drastico taglio del numero dei collegamenti, che nonostante la capienza ridotta, e quindi la necessità, eventualmente, di potenziare e non diminuire i navigli, ha ridotto ulteriormente la mobilità degli isolani, poi le criticità vissute (e che stanno ancora vivendo) i pendolari sia di Castellammare, che di Sorrento e Napoli, che data la rimodulazione dei collegamenti marittimi, rischiano quotidianamente di non potersi imbarcare sul primo mezzo utile, che sfiora spesso gli attuali limiti di capienza, con conseguente danno rispetto alla giornata di lavoro, soprattutto in termini economici. E poi le istanze avanzate dall’associazione Capri in Europa rispetto alla necessità di imbarchi gratuiti per i malati oncologici e i loro accompagnatori e per i disabili con persone addette al supporto al seguito. A questo si aggiunge che per l’ennesima volta in concomitanza con l’ultima ondata di maltempo si è evidenziata la debolezza del sistema trasporti, con l’assenza di comunicazioni aggiornate su corse annullate e punti coperti dove attendere intanto le successive partenze


















