Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Impianti antincendio per prevenire rischi a Capri, intanto sulla “passerella marina” dell’isola azzurra sfilano i grandi yacht e si cerca una soluzione per “tassare” chi sbarca a Marina Piccola. “Sul territorio isolano, esistono diversi impianti antincendio, alcuni installati dopo degli incendi che hanno devastato alcune zone dell’isola ad alto rischio per la presenza di pini – ha detto Gaetano Simeoli presidente dell’associazione Capri in Europa – chiediamo al sindaco di far verificare il loro funzionamento, in speciale modo le chiavi di apertura e chiusura dell’acqua, la presenza di manichette e soprattutto la pressione dell’acqua, anche con delle esercitazioni e simulazioni”. La richiesta parte nei giorni caldi dell’estate che, considerando il lungo periodo di siccità, ha praticamente portato ad un “essiccamento naturale” di tutto il verde dell’intero scoglio caprese. E l’invito a tenere desta l’attenzione sull’argomento incendi è stato rivolto anche alle autorità marittime per quanto concerne il fronte portuale. “Verificare il funzionamento dell’impianto antincendio sul molo commerciale – ha chiesto infatti Gaetano Simeoli dalla sua Voce di Capri – nel porto turistico e nelle zone date in concessione al comune ed altri operatori alla Banchinella. Stesso invito di prova degli impianti e degli accessori con simulazioni nel porto. Prevenire è meglio che curare”. A proposito di mare isolano nella giornata di ieri nella consueta folla intorno ai Faraglioni spiccavano una serie di imbarcazioni prestigiose. Grandi yacht forniti di qualsiasi comfort, alberghi galleggianti più che navigli, dotati di piscine, spa e piste di atterraggio per elicotteri, simbolo di un turismo esclusivo anche in questo complesso 2020. Tra gli altri a Capri hanno gettato l’ancora l’“Olivia O”, inconfondibile per via della prua volutamente “rovesciata”, di proprietà di Eyal Ofer, tra i più ricchi d’Israele, il “Go” dalle tonalità turchesi e l’“Alfa Nero” che in passato “ha trasportato” Beyoncè. Per quanto concerne la baia dei Faraglioni, infine, allo studio un sistema per incassare il contributo di sbarco a Marina Piccola. Per il piccolo imbarcadero, oggetto in passato di un contenzioso, infatti, è necessario che venga applicata, per tutti coloro che attraccano, l’imposta come prevede il regolamento comunale.


















