Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Un’area di atterraggio per l’eliambulanza alternativa a Damecuta ad Anacapri. Chiesto intervento dell’Enac e studio fattibilità da parte dell’ Unione Nazionale Consumatori, delegazione isola di Capri per il decollo e atterraggio del servizio 118, ora distante circa sette chilometri dall’ospedale. “Non è concepibile – ha detto Teodorico Boniello, delegato Unc – che per raggiungere l’eliporto si debba percorrere in ambulanza una strada lunga e piena di tornanti, la provinciale Capri-Anacapri. In caso di inagibilità non c’è nemmeno una soluzione alternativa. Senza contare che nei prossimi mesi l’eliporto di Damecuta sarà oggetto di lavori urgenti”. La proposta fa seguito alla conferenza dei Servizi sulle problematiche della sanità sull’isola di Capri alla quale erano presenti insieme ai vertici dell’Asl ed ai sindaci dei due comuni isolani anche i rispettivi delegati in materia di sanità e volontariato, i capigruppo delle forze politiche rappresentate nei consigli comunali e le associazioni di categoria ed il movimento civico presente sull’isola a tutela della salute pubblica. “Nella conferenza dei Servizi sulle problematiche della sanità sull’isola di Capri – ha aggiunto Teodorico Boniello – abbiamo chiesto ai vertici della Asl e ai sindaci dei due comuni isolani di individuare un’area alternativa da localizzarsi nel comune di Capri, avviando uno studio di fattibilità”. La problematica legata agli spazi necessari al velivolo utilizzato per soccorso ed emergenza è stata al centro dell’attenzione già nell’ultimo periodo, soprattutto lo scorso inverno, quando per una serie di cause tecniche in qualche occasione si è dovuto ripiegare su soluzioni alternative per garantire il trasporto in codice rosso con direzione la terraferma dove le strutture ospedaliere avevano le necessarie peculiarità per poter sventare problemi più gravi e garantire il diritto alla salute ed alla vita degli isolani, spesso isolati rispetto alla terraferma. “La nostra proposta – dice il leader dei consumatori isolani – è di localizzare una pista di atterraggio o sui lastrici solari dell’ospedale Capilupi o nell’area posta nei pressi dell’ex scuola di San Francesco o in località porto turistico. Abbiamo, quindi, inviato all’Enac una richiesta per verificare la potenziale fattibilità di queste soluzioni”.