Anna Maria Boniello. Capri – Insieme ai trasporti marittimi sono entrati nel mirino delle proteste di Federalberghi ed Ascom la riduzione delle corse del servizio pubblico su gomma. I rappresentanti delle due associazioni, che si sono riunite ieri nella sede del palazzo dei congressi hanno inviato una durissima nota sui tagli che sono stati apportati al piano orario al Presidente della Regione Stefano Caldoro, all’Assessore ai Trasporti Vetrella, al Presidente della Provincia Cesaro, all’Assessore Antonio Pentangelo, al Prefetto di Napoli, ai Sindaci di Capri ed Anacapri e agli amministratori dell’Azienda Trasporto Campania che gestisce sull’isola le linee degli autobus. Vanno giù pesanti nel loro documento i due presidenti, Sergio Gargiulo di Federalberghi e Beppe Massa di Confcommercio, che mettono sotto accusa i tagli strutturali che sono stati operati nell’ambito del servizio di trasporto su gomma sulle strade urbane ed extraurbane dell’isola, sia di Capri che di Anacapri. Una riduzione delle corse e degli orari, specialmente negli orari serali, quando i collegamenti tra il centro e Marina Piccola, Marina Grande ed Anacapri diventano più essenziali. Gli orari attualmente in vigore, che resteranno validi fino a fine ottobre, prevedono l’ultima corsa autobus Capri Anacapri alle 24.00 e da Anacapri e Capri alle 00.15. Stessi orari fra Capri e Marina Piccola e Capri e Marina Grande, mentre la diretta tra Marina Grande ed Anacapri, linea importante perché collega il porto con Anacapri in concomitanza con l’ultimo arrivo di traghetto, termina alle 21.05. “Giacchè si preannunciano nuovi interventi a forbice” scrivono i due presidenti “nell’ambito del trasporto isolano, ed altri tagli al servizio di collegamento nelle tratte da Capri ad Anacapri, Marina Grande e Marina Piccola, non si esclude l’ipotesi di manifestazioni e proteste che potrebbero essere avviate da parte della popolazione. Tutto ciò provocherebbe una forte ricaduta negativa sull’economia dell’isola e la sua immagine, unitamente a pericolose speculazioni che potrebbero accadere nell’inevitabile corsa all’accaparramento di servizi alternativi”. Si prevedono quindi, sul fronte dei trasporti marittimi ed interni, giorni roventi di polemica anche se le due associazioni hanno invitato gli enti responsabili a convocare un tavolo di concertazione onde poter adottare con urgenza quei provvedimenti necessari per ripristinare quei servizi minimi indispensabili ed irrinunciabili sia per la vita economica sull’isola che per la mobilità di cittadini, residenti e pendolari che utilizzano il servizio pubblico.