Il turismo straniero «sbanca» sull’isola azzurra. 15% in più per un minimo di tre pernottamenti in tutte le strutture dell’isola rispetto al 2012, secondo i dati ufficiali relativi al primo semestre (gennaio-giugno 2013) che ieri sono stati diffusi dal centro statistiche dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo dell’isola di Capri.
Un risultato che all’inizio della stagione turistica di quest’anno sembrava irraggiungibile e che, invece, ieri è stato ufficialmente consolidato dal bollettino diramato dall’ente di piazza Cerio. A leggere e raffrontare cifre e dati, oltre al trend positivo del flusso che arriva dai paesi esteri, si è notato anche che il calo annunciato del vacanziere italiano si è fermato a solo -4,23%. Non c’è stato quindi il temuto crollo del turista made in Italy, così come sembravano annunciare i venti di crisi. Infatti il vacanziere italiano è aumentato negli alberghi a 5 stelle lusso mentre cali minimi si sono avuti negli alberghi di categorie inferiori. Tanto che la diminuzione si è fermata ad appena -4,23%, una differenza minima con le presenze alberghiere dello scorso anno.
Ma in testa all’indice di gradimento della vacanza a Capri c’è sempre il turista a stelle e strisce, il vacanziere americano storico e abituale frequentatore dell’isola anche nel primo semestre dell’anno che raffrontandolo con le presenze delle altre nazioni ha raggiunto un aumento dell’11,92%. A breve distanza troviamo il Regno Unito, seguito dalla Francia. In calo i giapponesi, mentre si consolidano i nuovi flussi emergenti che arrivano dall’Australia, dal Brasile, dai paesi asiatici, dalla Russia e, quest’anno, anche dal Canada e dall’Argentina.
A far crescere il trend positivo rilevato dall’Azienda è stato in particolare il mese di giugno che ha portato a un altissimo tasso di occupazione rispetto al numero di camere disponibili: la quasi occupazione totale di tutti i posti letto, ben il 92% negli alberghi a cinque stelle, 75% nei quattro stelle, con una media del 70% in tutti gli esercizi alberghieri e attività ricettive. Orgoglio e ottimismo vengono manifestati dall’avvocato Fernanda Speranza, neo-commissario dell’Azienda di Turismo di Capri.
«Siamo molto soddisfatti – afferma – per i segnali positivi emersi dalle ultime rilevazioni statistiche, non solo per il dato relativo ai primi sei mesi dell’anno ma anche al solo giugno, che ha visto soltanto una contenuta contrazione di presenze italiane ma un circa +20% di presenze straniere, segno che fuori dai confini l’isola di Capri continua a mantenere inalterato tutto il suo fascino». E dopo il boom incassato nei primi sei mesi, già si monitorano i dati in possesso del mese di luglio e le prenotazioni effettuate ai desk degli uffici di ricevimento per agosto, periodo tradizionalmente frequentato dai vacanzieri italiani che quest’anno, però, potrebbero ridurre di parecchi giorni il tempo del soggiorno a Capri.
Ma dalle prime indiscrezioni, secondo gli uffici preposti dell’Azienda di Turismo, anche il consuntivo di luglio sulla base dei dati già acquisiti non dovrebbero discostarsi molto da quelli già elaborati a giugno. Si respira ottimismo anche per i mesi successivi, agosto e settembre, secondo un primo check effettuato con gli operatori turistici.