Anna Maria Boniello – Capri. Le tipiche panchine di Tragara lanciate dall’alto della rupe del belvedere, cantato da poeti e ripreso nel tempo nelle tele di pittori celebri, sono entrate la scorsa notte nel mirino dei vandali. Gli autori dell’inspiegabile gesto restano ancora ignoti ma le immagini che il sindaco farà visionare dal comando dei vigili urbani di Capri e le indagini dei carabinieri potrebbero, a breve, svelare l’identità dei teppistelli che sono riusciti a schiodare dal suolo due pesanti panchine con le assi in legno e la struttura in metallo per lanciarle dall’alto del belvedere, facendole rotolare nel dirupo scosceso che termina nella baia dei Faraglioni. Un gesto assurdo che ha scosso la quiete della Piazzetta che ieri mattina a cominciava ad accogliere i primi vacanzieri di fine anno e lo star system di “Capri, Hollywood” che sino al 2 gennaio trasformerà l’isola in un set all’aperto. I primi ad accorgersi che dal belvedere mancavano quelle che ormai facevano parte del paesaggio, posizionate da sempre proprio davanti alla ringhiera con vista mozzafiato sui Faraglioni, che da quel punto appaiono a portata di mano, sono stati gli irriducibili amanti della passeggiata mattutina in via Tragara che nella topografia isolana risulta una delle strade pianeggiati più lunghe di Capri e che termina con la terrazza a sbalzo sul promontorio, dove si trovano le panchine per favorire il riposo e la vista incantevole dopo il lungo e piacevole percorso immerso nel verde della natura isolana. E fu proprio quel suggestivo angolo di Capri a ispirare Augusto Cesareo che nel 1953, seduto su una di quelle panchine, in una notte di luna, scrisse “Luna caprese” che nella fine degli anni ’50 fu incisa da un giovane Peppino Di Capri che la portò al successo rendendola celebre in ogni angolo del mondo e che è ancora oggi uno dei suoi pezzi forti cantandola nei suoi concerti a distanza di oltre cinquant’anni. Quella che sembra una semplice bravata o ragazzata ha suscitato nella gente del posto e tra gli ospiti indignazione, quasi come se fosse stato violato un luogo sacro. Tanto disappunto anche in Peppino Di Capri che, con amara ironia, ha commentato dicendo: “Ora bisogna fare attenzione che non sfregino e buttino in mare anche i leoni in marmo dei Giardini di Augusto”. Un’altra località di bellezza straordinaria dell’isola che è stata presa di mira più volte dai vandali che ne hanno imbrattato addirittura il viale con scritte e graffiti contro le forze dell’ordine e inneggianti alla violenza. E mentre il sindaco Gianni De Martino è immediatamente corso ai ripari facendo rimettere al loro posto, in tempi da record, altre due panchine ridando alla terrazza di Tragara il suo aspetto originario, in Piazzetta prendeva il via la ventesima edizione di “Capri, Hollywood”, la manifestazione aperta dalla banda musicale della Marina Militare al suono degli inni nazionali italiano e francese. Sul palco a tagliare il virtuale nastro di apertura e a dare il benvenuto agli ospiti il sindaco Gianni De Martino, la cantante Noa chairman di “Capri, Hollywood” del 2015, e Pascal Vicedomini ideatore e produttore dell’evento che da vent’anni anima con il cinema, la musica e l’arte l’ultima settimana dell’anno, mentre in Piazzetta trasformata in red carpet iniziava la passerella delle prime star arrivate, il maestro Giovanni Allevi, la madrina Valentina Reggio, il cantante Gigi Finizio, Giorgio Panariello, Tony Renis, Tonino Pinto e tanti giovani attori emergenti del cinema italiani e internazionale. Un primo assaggio in attesa del concerto che Peppino Di Capri terrà mercoledì sera in Piazzetta e la discoteca all’aperto che caratterizza da oltre trent’anni la lunga notte di Capodanno in attesa della prima alba del nuovo anno.