Anna Maria Boniello. Capri – Prolunghiamo l’apertura di Villa Jovis. Con questa richiesta Il sindaco di Capri si impegna a collaborare con la Sovrintendenza per far si che la visita ai resti della villa dell’Imperatore Tiberio possa durare fino al tramonto. In una lettera che è stata inviata stamane alla Sovrintendenza per i Beni Archeologici di Napoli ed all’On. Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali e del Turismo ed a Pasquale Sommese, assessore al Turismo della Regione Campania, il primo cittadino Gianni De Martino, unitamente al consigliere delegato al turismo Antonino Esposito, ha illustrato la grave situazione che si è venuta a creare sull’isola per i turisti e visitatori che vogliono accedere agli scavi dei ruderi della villa imperiale di Tiberio, che oggi viene aperta solamente dalle 9.00 alle 13.00. Nel documento il sindaco, a nome dell’amministrazione comunale, ha illustrato la propria proposta, che è quella di affiancare, quando necessario, al personale addetto della Sovrintendenza, che è stato ridotto di numero a causa della spending review, una propria unità funzionale per garantire l’ampliamento dell’orario di apertura del sito, oggi ritenuto – scrive de Martino – assolutamente insufficiente. Il problema della limitata apertura di Villa Jovis, si era già posto nel 2011, a causa dei tagli dovuti alla crisi economica: venne ridotto l’orario di visita ed il numero del personale addetto agli scavi che potevano essere visitati prima del provvedimento dalle 9.00 all’imbrunire. Il primo taglio di orari ridusse l’apertura dalle 10.00 alle 16.00 del pomeriggio. La scure della spending review si abbatté nel marzo del 2013, quando la Sovrintendenza ridusse gli orari a causa della mancanza di personale, solamente dalle 11.00 alle 15.00 e Villa Jovis venne chiusa al pubblico nella giornata di martedì per le due prime settimane del mese, e la domenica per le due rimanenti settimane. Solo quattro ore di apertura per un sito archeologico che dista circa 45 minuti a piedi dalla piazzetta, e che copre un’area di migliaia di metri quadrati ricchi di vestigia che trasudano la storia e che per oltre undici anni fu la più grande villa-domus dell’impero romano. L’orario dalle 11.00 alle 15.00 ha subito un’ulteriore variazione, essendo stato spostato di due ore, anticipando l’apertura alle 9.00 e la chiusura alle 13.00 rendendo di fatto ancora più scomodo e difficile l’accesso per turisti e visitatori che arrivano a Capri durante l’intero arco della giornata e la gran parte verso le 10.00 del mattino. Da qui l’intervento dell’amministrazione comunale che ritiene tale situazione dannosa non solo per l’offerta turistica culturale dell’isola, ma anche all’immagine dell’amministrazione comunale stessa. “Tra l’altro – scrive il sindaco – è paradossale che nell’impossibilità da parte della Sovrintendenza ai Monumenti di garantire il personale, il sito non possa essere accessibile oltre le 13.00 in piena stagione turistica. Tutto ciò – scrive Gianni De Martino – suscita le continue proteste da parte degli operatori turistici locali, e dure critiche arrivano anche da parte dei turisti, villeggianti, visitatori ed operatori culturali.” Nasce da questi motivi la proposta che è stata avanzata dal sindaco e dall’amministrazione comunale, che si rende disponibile a fornire un minimo di personale di custodia sufficiente a garantire l’apertura continuativa almeno sino alle 18.30 nei mesi di alta stagione, cioè da Marzo a Settembre e fino alle 16.00 negli altri mesi dell’anno. Ovviamente, spiega il primo cittadino, in collaborazione con la stessa Sovrintendenza ed il Comune di Anacapri e quello di Capri, che negli anni precedenti aveva già presentato un progetto per ottenere la gestione del sito.